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In un libro tutti i vecchi modi di dire di Poggibonsi e del vernacolo toscano

Vecchi modi di dire, detti, tutto di quella parlata poggibonsese che ancora oggi si tramanda in maniera sempre più flebile. Un parlare racchiuso in “Gnamo prencipiamo a legge’ come si parlava a Poggibonsi”. Un libro nato da un’idea di Paolo Angiolini e realizzato da Mauro Minghi con la consulenza scientifica di Fabio Dei, poggibonsese, professore dell’Università di Pisa. Un volume per tramandare “modi di dire, proverbi, espressioni verbali, dialoghi, giochi, ricordi e tanto altro in vernacolo poggibonsese”.

Il libro è stato presentato sabato in una Sala Set del teatro Politeama gremita. Che è riuscita a malapena a contenere tutti quelli che avrebbero voluto partecipare a sentire l’introduzione a cura della Corale Giuliano del Chiaro, che quest’anno compie 50 anni. E che ha iniziato a cantare musica popolare tra cui alcuni stornelli d’inizio secolo dove già allora ci si lamentava delle buche delle strade di Poggibonsi che spaccano le biciclette.

E poi c’è stata la presentazione del libro durante la quale Fabio Dai ha letto alcune citazioni dal libro che hanno coinvolto il pubblico. Ha spiegato poi come si sia evoluto il linguaggio nel corso degli anni del secolo scorso. E di come i termini abbiamo assunto sempre più una forma italiana pur ricordando come quello poggibonsese, e in particolare il toscano, non siano un dialetto ma un bensì un vernacolo popolare.

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