La forza dello sport e la scienza della riabilitazione si uniscono nel progetto “Nastro Rosa”, iniziativa promossa dal CUS Siena A.S.D., in collaborazione con la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Sezione di Siena, nell’ambito della campagna nazionale Nastro Rosa.
L’obiettivo è chiaro e profondo: favorire il recupero funzionale e psicologico delle donne operate di tumore al seno attraverso la pratica adattata della scherma, disciplina che unisce tecnica, concentrazione e rinascita personale.
Il progetto, che si svolgerà da ottobre 2025 al 15 marzo 2026 presso le strutture del CUS Siena e sarà condotto da un team tecnico e sanitario altamente qualificato:
• Maestro Daniele Giannini e Maestro Cristina Boffa, tecnici federali FIS
• Preparatore atletico Tommaso Marsiglietti, specializzato in allenamento funzionale adattato
• Equipe sanitaria LILT Siena, con medici, fisioterapisti e psicologi per la supervisione clinica
A dare ulteriore forza e ispirazione al progetto è il testimonial Matteo Betti, schermidore paralimpico senese e medaglia d’argento ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, simbolo di determinazione, resilienza e inclusione.
Un modello di sport-terapia integrata
“Nastro Rosa” nasce come percorso di riabilitazione senologica multidisciplinare, con l’obiettivo di migliorare la mobilità dell’arto superiore, prevenire il linfedema e promuovere l’autostima e il reinserimento sociale delle partecipanti. Le sedute saranno strutturate in momenti di attivazione motoria, preparazione atletica adattata, esercitazioni schermistiche e rilassamento finale, sotto costante monitoraggio sanitario.
La collaborazione tra CUS Siena e LILT Siena rappresenta un esempio concreto di come sport e salute possano integrarsi per offrire un percorso di cura e rinascita personale, capace di unire riabilitazione fisica, sostegno psicologico e inclusione sociale.
Dichiarazioni
“Con Scherma in Rosa vogliamo dimostrare che la scherma può essere molto più di uno sport – può diventare un percorso di rinascita”, dichiara Filippo Carlucci, Vicepresidente Vicario del CUS Siena. “Oggi si presenta questo progetto in collaborazione con la LILT, ma che guarda a un futuro di prevenzione insieme alla riabilitazione sportiva e fisica. Siamo nel contesto di una visione globale della prevenzione, che passa dalla medicina, dalla nutrizione, dal benessere e quindi anche attraverso l’attività sportive. Matteo Betti, nostro testimonial, si propone in questo contesto non solo come campione sportivo ma anche con un approccio alla didattica della scherma: un ulteriore valore aggiunto di questo progetto”.
“LILT Siena è orgogliosa di contribuire con la propria esperienza clinica e umana a un progetto che mette al centro la persona e la qualità della vita dopo la malattia”, aggiunge la Presidente della LILT Siena Gaia Tancredi. “Questo progetto sarà principe all'interno del nostro ‘Dopo il Tumore’ con il quale tante donne vengono coinvolte, socializzano, stanno insieme in tanti contesti anche sportivi, proprio per ritrovare se stesse e una vita assolutamente normale dopo un'esperienza così devastante”.