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I senesi e gli animali nel corso dei secoli

I senesi e gli animali nel corso dei secoli

L'archeozoologia è la disciplina scientifica che studia l'interazione tra l’uomo e gli animali nel passato. Ciò avviene attraverso l'esame dei reperti faunistici recuperati nei siti archeologici, ma non solo. I risultati ottenibili da queste analisi consentono di ricostruire le attività economiche, rituali e sociali delle antiche comunità umane nelle quali sono stati coinvolti gli animali.

Negli ultimi anni il dottor Jacopo Crezzini, archeozoologo del Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell'Ambiente (Unità di Ricerca Preistoria e Antropologia) dell’Università di Siena, assieme ad alcuni colleghi senesi e non, ha concentrato le sue ricerche sul rapporto tra le popolazioni senesi e gli animali nel corso dei secoli.

I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati su Archaeofauna, rivista internazionale dedicata agli studi dei resti animali ritrovati in contesti archeologici.

Si tratta della prima volta in cui i risultati di ricerche archeozoologiche relative al centro storico di Siena ed alla sua Festa vengono pubblicati su una rivista scientifica internazionale ad alto impatto.

Gli studi hanno riguardato differenti contesti della città, relativi e periodi diversi.

Un primo lavoro ha riguardato resti faunistici di età etrusca (inizi del VII secolo a.C.) provenienti dagli scavi effettuati presso il Complesso Museale del Santa Maria della Scala negli anni 1999-2000 diretti dal prof. Jacopo Tabolli. Gli scavi portarono alla luce una residenza aristocratica contemporanea ai grandi palazzi di Murlo, e testimoniano la vita della comunità senese nella fase di formazione della città.

Un secondo campione esaminato è rappresentato dalle ossa animali recuperati all'interno di un pozzo di butto collocato nell'attuale Museo della Contrada Priora della Civetta nel corso di scavi archeologici condotti dal dottor Jacopo Bruttini tra il 2016 ed il 2017. I risultati di queste analisi hanno permesso di ricostruire le abitudini alimentari e le attività economiche degli Ugurgieri, una delle famiglie più potenti della storia senese, nella seconda metà del XIII secolo.

Altri studi hanno riguardato i principali metodi di sfruttamento degli animali adottati dai senesi in occasione del Palio: dalle cacce alle asinate, passando per le bufalate e le tauromachie, fino alle corse di cavalli, disputate “alla lunga” per le vie del Centro, e “alla tonda” in Piazza.

Presentata anche un’ipotesi sull’identificazione specifica della figura zoomorfa rappresentata nel più antico documento conservato nel Museo della Pantera (16 agosto 1599), nel quale la simbologia della Contrada è rappresentata da un felide.

I dati erano stati presentati in precedenza al decimo convegno nazionale di Archeozoologia svoltosi a Siena nel novembre del 2021.

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