07 Dicembre 2025

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Loison sinonimo di eccellenza italiana nella pasticceria

Loison sinonimo di eccellenza italiana nella pasticceria

di Claudio Zeni

 

La storia di Loison Pasticceri inizia nel 1938 con Tranquillo, nonno di Dario, che aprì un piccolo forno a Motta di Costabissara (VI). Negli anni ’50 il padre di Dario, Alessandro, trasformò quell’attività in una pasticceria artigiana, introducendo i primi lievitati.

Nel 1992 Dario entra in azienda e da un’importante svolta alla Loison Pasticceri: inizia a esportare in vari Paesi europei, entra nel mondo Slow Food per valorizzare materie prime d’eccellenza, e nel 1996 apre un sito di sole sei pagine che permette all’azienda di fare le prime vendite online in tutto il mondo, dal Giappone al Canada. Da quel laboratorio familiare Loison Pasticceri è oggi un marchio che raggiunge oltre 70 mercati nel mondo, mantenendo però la sua identità artigiana.

 «Dario, puoi raccontarci in breve cos’è oggi Loison Pasticceri dal 1938?» «La nostra è un’azienda familiare in cui ognuno porta un contributo distintivo. Mia moglie Sonia, anima creativa di Sonia Design, ha rivoluzionato il modo di presentare i nostri prodotti fin dalla fine degli anni ’90. Con il suo sguardo da interior designer ha introdotto un linguaggio estetico nuovo, in cui il packaging non è più solo una confezione, ma un elemento identitario che racconta eleganza, artigianalità e un prodotto pensato per essere vissuto tutto l’anno. Mio figlio Edoardo rappresenta, invece, la continuità generazionale: porta una visione giovane, digitale e internazionale. Insieme uniamo tradizione, creatività, gusto e innovazione» «Qual è il prodotto al quale sei particolarmente legato e perché?» «I prodotti che sento più vicini sono quelli che hanno definito l’identità Loison: sono i dolci con cui abbiamo iniziato il nostro percorso di trasformazione della materia prima, rendendola sempre più personalizzata e riconoscibile secondo il nostro stile. In questo senso, il panettone al Mandarino Tardivo di Ciaculli - Presidio Slow Food - ha per me un significato speciale. Rappresenta il nostro metodo di lavoro: acquistiamo frutta fresca da produttori che lavorano su misura per noi e la facciamo candire in modo pulito, senza conservanti né solfiti, con una lenta canditura a bassa temperatura. Questo processo ci permette di controllare al massimo l’espressione aromatica e ottenere esattamente il profilo sensoriale che cerchiamo.

La stessa filosofia di ricerca sulla materia prima l’abbiamo poi estesa ad altri ingredienti fruttati, dal fico dottato al chinotto di Savona, fino al cioccolato del Panettone BlackHabana 2024, nostro marchio registrato, e persino alle erbe aromatiche: il Panettone PeachMary 2025 (anch’esso a marchio registrato nda) ad esempio, nasce dallo studio della sensorialità del rosmarino, un aroma inusuale nel mondo del dolce ma che, trattato con equilibrio, dà vita a una proposta veramente innovativa.» «Quali sono i progetti e le strategie futuri della Family Loison?» «Uno dei nostri obiettivi è la destagionalizzazione, affiancando ai lievitati festivi una linea continuativa: dolci come la Torta Tosa, la focaccia Veneziana e i biscotti al burro sono pensati per essere gustati ogni giorno e non solo durante le festività. Questi dolci continuano a ricevere riconoscimenti importanti - tra cui i WineHunter Awards del Merano WineFestival - che confermano la qualità della nostra produzione anche fuori stagione. La nostra direzione è chiara: rafforzare l’offerta “all year round”, crescere all’estero, investire nel digitale e innovare mantenendo il nostro DNA artigiano.»

 

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