17 Dicembre 2025

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Dietrofront Ue sulle auto “non green”: lunga vita ai motori diesel e benzina

Dietrofront Ue sulle auto “non green”: lunga vita ai motori diesel e benzina

La Commissione europea allenta la maglia sulle auto con motore a combustione e sconfessa le sue ambizioni green. È stata infatti presentata martedì 16 dicembre, in conferenza stampa a Bruxelles, la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 del trasporto stradale che di fatto frena sugli obiettivi della decarbonizzazione. Ecco come.


TOLTO IL DIVIETO SU NUOVE AUTO CON MOTORE A SCOPPIO
La Commissione europea ha depennato il suo divieto di produrre nuove automobili con motore a combustione entro il 2035, cercando di pareggiare i conti con altri “obiettivi climatici”. “Oggi interveniamo per garantire un futuro pulito e di successo per il settore dell’auto”, hanno riferito il vicepresidente esecutivo Séjourné e i commissari Hoekstra, Tzitzikostas e Dombrovskis. “Il pacchetto odierno è ambizioso, pragmatico ed equilibrato- hanno continuato- Risponde alle preoccupazioni del settore, mantenendo al contempo la prevedibilità degli investimenti nel settore elettrico e il nostro obiettivo di neutralità climatica”.

CHI PUÓ CIRCOLARE ANCHE DOPO IL 2035
Di fatto, la cancellazione dell’obbligo di ridurre del 100% entro il 2035 le emissioni Co2 viene vista come un venire in contro alle esigenze dell’industria automobilistica europea. La proposta di legge, così come è stata riformulata, ora richiederà alle aziende di ridurre queste emissioni del 90% rispetto ai livelli del 2021. “Ciò consentirà ai veicoli ibridi plug-in, ai veicoli con range extender, ai veicoli ibridi leggeri e ai veicoli con motore a combustione interna di continuare a svolgere un ruolo anche dopo il 2035, oltre ai veicoli completamente elettrici e a idrogeno”, ha affermato la Commissione in un comunicato stampa.
Il “pacchetto automobilistico”, presentato oggi, comprende inoltre un nuovo regolamento per rendere più ecologiche le flotte aziendali, misure sulle batterie e misure di semplificazione normativa. La norma appare in linea con i desiderata delle forze europee di centrodestra che hanno sempre caldeggiato misure più flessibili per il settore.


I PALETTI PER LA FLESSIBILITÀ
Per ottenere la flessibilità ci saranno però delle condizioni: “Tutte le potenziali emissioni generate da questa flessibilità dovranno essere pienamente compensate a monte”, ha avvisato il vicepresidente della Commissione, Stéphane Séjourné. Insomma le ‘concessioni’ dovranno essere compensate in due modi: l’uso di acciaio “green” e “made in Europe” oppure il ricorso a carburanti a basso impatto ambientale, come i biocarburanti e quelli sintetici.

 

GLI INCENTIVI PER LA CLASSE M1E
Verrà inoltre creata una nuova categoria normativa per le utilitarie elettriche, la M1e che si applicherà ai veicoli inferiori ai 4,2 metri. La Commissione – tramite una raccomandazione agli Stati – proporrà anche di introdurre una serie di vantaggi per queste auto: dagli incentivi all’acquisto, a corsie preferenziali nei parcheggi, fino alla riduzione dei pedaggi autostradali oppure costi inferiori per la ricarica. Le semplificazioni normative infine, secondo la Commissione, “comporteranno risparmi pari a 706 milioni di euro l’anno”.

Fonte Dire.it

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