Blitz pro Pal all’Università di Pisa, il “Prof sionista” finisce in ospedale e denuncia tutti
“Abbiamo occupato la lezione di un prof. sionista, non c’è spazio per sionisti e guerrafondai nella nostra università”, firmato “Studentxpalestina_Pisa”. O ancora: “Durante un giro nel polo Piagge per informare dell’invasione di Gaza City da parte di Israele, un professore sionista voleva impedirci di parlare, allora la lezione non si fa, fuori i sionisti dalla nostra università”, firmato “Cua.Pisa”, collettivo universitario autonomo. Sui profili social dei collettivi studenteschi “pro Pal” dell’università di Pisa appaiono le ‘storie’ di quello che è avvenuto oggi, martedì 16 settembre, in un’aula del polo Piagge dell’Università di Pisa, durante una lezione del dipartimento di Scienze Politiche: un’incursione studentesca finita con un professore all’ospedale.
LA REAZIONE DEL ‘PROF SIONISTA’, LA PROVOCAZIONE DEGLI STUDENTI PRO PAL
Nel mirino un professore etichettato sui social dai collettivi come “sionista”: Rino Casella, docente associato di diritto comparato. Il prof., come si evince dal video postato invece da Azione universitaria, gruppo studentesco estraneo all’incursione, ha reagito protestando contro gli ‘invasori’. Ad un certo punto ha iniziato a sbattere con violenza un libro sulla cattedra, per interrompere i proclami al megafono, quando una studentessa pro Pal gli ha sottratto dalle mani il testo, per provocarlo, e innescando così una reazione a catena. Il libro infatti è passato nelle mani di diversi manifestanti mentre il professore tentava di recuperarlo, finché un’altra studentessa glielo ha riconsegnato invitando i ‘colleghi’ a smetterla.
Nelle immagini non appaiono colluttazioni vere e proprie ma, come riportano i quotidiani locali, alla fine Casella si sarebbe recato al pronto soccorso per alcune contusioni subite nel corso del blitz e poi in questura per sporgere denuncia.
LA CONDANNA DELLA MINISTRA BERNINI E DI AZIONE UNIVERSITARIA
Solidarietà al docente è stata espressa dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini che ha telefonato al rettore dell’Ateneo, Riccardo Zucchi e allo stesso professore aggredito. “Le Università- sottolinea Bernini – non sono zone franche dove è consentito interrompere lezioni o aggredire professori. Quanto accaduto all’ateneo di Pisa è intollerabile per una società che si riconosce nei valori della democrazia e irricevibile per una comunità accademica, come quella pisana e italiana tutta, aperta, libera e inclusiva”.
Anche Azione Universitaria di Pisa esprime la propria piena solidarietà al professor Casella: “Condanniamo con forza i metodi mafiosi dei collettivi di sinistra, incapaci di confrontarsi in un dibattito sano e democratico, e sempre più dediti a imporre le proprie posizioni con la prepotenza”. Gli studenti di Au Pisa non si esimono poi dal condannare anche “la decisione del governo israeliano di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania e gli attacchi contro civili inermi”, proseguono, “ma ciò non legittima in alcun modo i collettivi a colpire altri con la violenza, a interrompere lezioni, a calpestare i diritti degli studenti”.
Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it