Due eventi di grande interesse, sabato prossimo, 13 settembre, a Chiusdino.
Il primo di essi è l’ammissione dei nuovi soci nell’Accademia Galganiana, l’istituto di ricerche e di studi su san Galgano, i luoghi e le memorie del celebre cavaliere eremita, sul monachesimo e sulla cavalleria.
Al mattino, nelle sale del Museo Civico e Diocesano di Chiusdino, infatti, saranno ammessi nell’Accademia chiusdinese: Alessandra Angeloni, archeologa e storica dell’Arte, Machtelt Brüggen Israëls dell’Università di Amsterdam, curatrice del dipartimento di Arte Senese al Rijksmuseum della stessa città, Nicolò Gensini, professore di filologia romanza nell’Università di Bologna, studioso della letteratura arturiana e delle tradizioni testuali del Medio Evo, Renato Giuliano, studioso degli ordini cavallereschi, Fabio Laska, giovane laureato in Storia moderna, Sonia Merli, medievista dell’Ecole Française di Roma e membro del Comitato scientifico della Templars Route European Federation, Jacopo Mordenti, di Perugia, autore di ricerche sugli ordini monastico-militari e collaboratore della rivista “Storica” del National Geographic, ed Elena Stefanelli, professoressa di filologia e linguistica romanza nell’Università per Stranieri di Siena.
Nel pomeriggio, nell’abbazia di San Galgano sarà presentato il volume “L’abbazia di San Galgano, le sue filiazioni e il loro ruolo nella spiritualità e nella cultura dell’area tosco-umbra”, a cura di Andrea Conti e Francesco Salvestrini, edito da L’Erma di Bretschneider. Pubblicato nell’ambito del PNRR sull’Attrattività dei borghi storici, all’interno del progetto di rigenerazione culturale e sociale del Comune di Chiusdino, il volume raccoglie gli atti del convegno del maggio 2024 che ha fatto il punto sulle nuove ricerche di carattere storico-politico, giuridico, economico, archivistico-documentario, artistico, architettonico e archeologico, con importanti aperture alla storia della cultura e della tradizione letteraria, relative alla comunità monastica della celebre abbazia presso Chiusdino. L’opera si compone di undici saggi che percorrono il contesto politico e religioso della fondazione ed evidenziano l’affermazione della comunità monastica nelle sue relazioni con la curia episcopale di Volterra e con la Repubblica di Siena, prendendo in esame anche le sue principali filiazioni toscane e umbre.