Un appello per la memoria: a Castelfiorentino una via per Giuseppe "Pino" Pinelli
Una richiesta che si fa appello, una firma che diventa un atto di memoria collettiva. È questo lo spirito dell'iniziativa lanciata a Castelfiorentino, che mira a onorare la figura di Giuseppe "Pino" Pinelli, partigiano, ferroviere e anarchico, vittima della "strage" del 12 dicembre 1969. Morì, infatti,nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 dopo essere precipitato da una finestra della questura di Milano, a 41 anni. Era trattenuto lì da più di 48 ore in fermo, per accertamenti in seguito alla esplosione di una bomba nella sede di piazza Fontana della Banca Nazionale dell'Agricoltura.
A partire da martedì 26 agosto, presso la libreria Libri & Persone in via Garibaldi 17 a Castelfiorentino, sarà possibile firmare la petizione a sostegno della richiesta che verrà depositata in Comune. L'obiettivo è chiaro: intitolare una via, una piazza o un giardino a Pinelli, figura emblematica la cui tragica morte nella questura di Milano segnò uno dei capitoli più bui della storia repubblicana.
L'appello si rivolge a tutta la cittadinanza, in particolare ai sinceri democratici, agli antifascisti e ai giovani. L'iniziativa vuole essere un momento di partecipazione dal basso per non dimenticare una pagina di storia che ha segnato profondamente il nostro Paese. "Seminare memoria per raccogliere libertà": lo slogan scelto per la petizione racchiude l'essenza di un gesto che va oltre la semplice intitolazione di una strada, diventando un monito contro l'oblio e un impegno per i valori della democrazia e della giustizia.
La firma della petizione è un'occasione per ribadire l'importanza di una memoria viva e condivisa, capace di guardare al passato per costruire un futuro più consapevole e libero.