12 Novembre 2025

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Torna a Siena nonostante il divieto per Daspo, arrestato 20enne

Torna a Siena nonostante il divieto per Daspo, arrestato 20enne

Un gesto di disturbo in pieno centro storico è costato l'arresto a un 20enne, già al centro delle cronache locali per aggressioni e atti di microcriminalità. La notte di domenica scorsa, il ragazzo è stato fermato dalle Volanti in piazza del Campo, non solo perché molesto, ma perché ha violato l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza, situato in provincia di Lucca, una misura di prevenzione che il giovane aveva ricevuto.

L'epilogo è avvenuto in piazza del Campo intorno alle 23, a seguito di una segnalazione giunta al numero unico di emergenza per una persona molesta. Le Volanti della Questura di Siena, intervenute prontamente, hanno identificato e arrestato il ragazzo, già noto alle forze dell'ordine per una lunga serie di precedenti di polizia.

Un pericolo sociale in città

L'arresto rappresenta il culmine di un'attività investigativa e preventiva più ampia, focalizzata sul giovane e su altri coetanei, coinvolti in episodi di forte allarme sociale nei mesi di marzo e aprile. Tali eventi riguardavano aggressioni reciproche tra gruppi che gravitavano spesso nelle zone centrali de la Lizza e piazza Gramsci a Siena. Il ventenne, infatti, era tra i soggetti segnalati alla Procura della Repubblica di Siena per i fatti che avevano creato notevole preoccupazione in città.

Nei suoi confronti erano già stati emessi severi provvedimenti amministrativi:

  1. Dacur (Divieto di Accesso alle Aree Urbane): Il Questore Ugo Angeloni aveva vietato il suo permanere nelle principali aree del centro di Siena per 3 anni.

  2. Divieto di rientro a Siena: Successivamente, era stato disposto un allontanamento dalla città e da altri comuni della provincia per 4 anni.

Nonostante questi divieti, il giovane era stato più volte denunciato alla Procura della Repubblica di Siena per aver sistematicamente violato i provvedimenti del Questore, come emerso dai numerosi controlli operati dagli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile, quest'ultima impegnata anche nel contrasto allo spaccio di stupefacenti nell'area.

La misura di prevenzione: sorveglianza speciale

La condotta reiterata del giovane, di origine straniera ma con cittadinanza italiana, e la sua elevata pericolosità sociale, sono state oggetto di una dettagliata analisi da parte della Divisione Anticrimine della Questura. Tale analisi ha portato all'elaborazione di una proposta formale al Tribunale di Firenze – Sezione Misure di Prevenzione.

Il 5 novembre scorso, il Tribunale ha accolto la richiesta, disponendo nei confronti del ventenne la misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno. Il provvedimento è stato notificato al giovane il 7 novembre, appena due giorni prima del suo arresto per la flagrante violazione dell'obbligo.

I complimenti del Questore Angeloni

Il Questore Ugo Angeloni ha espresso profondo apprezzamento per l'operato del personale della Questura: «Esprimo un apprezzamento al personale della Questura di Siena che ha saputo ben interpretare un modello operativo di efficace contrasto verso le fenomenologie di microcriminalità che però incidono profondamente sulla insicurezza della comunità. Un approccio di prevenzione ma anche di repressione che ha saputo ben valorizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione: dai provvedimenti amministrativi del Questore, Autorità Provinciale di P.S., come il DAcUR ed i divieti di ritorno nel comune, alle misure dell’Autorità Giudiziaria che, sicuramente, costituiscono un provvedimento in grado di porre fine alla sequenza dei reati commessi, evitandone la futura ripetizione».

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