Una serata di ordinaria follia si è consumata martedì 17 dicembre in viale Francesco Redi, dove l’intervento tempestivo dei Carabinieri ha evitato che l’ennesimo episodio di violenza domestica si trasformasse in tragedia. Un uomo di 36 anni, di origini marocchine, è finito in manette con le gravi accuse di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

L’intrusione e la fuga della vittima

Tutto è iniziato quando l’uomo, classe ’89, si è introdotto nell’appartamento della compagna, una cittadina italiana di 45 anni, utilizzando indebitamente le chiavi in suo possesso. Quella che doveva essere un’abitazione sicura si è trasformata in una trappola. Ne è nata una discussione violentissima che ha spinto la donna, terrorizzata dalle minacce e dai precedenti comportamenti vessatori, a fuggire in strada per chiedere aiuto.

All’arrivo dei militari del Nucleo Radiomobile di Firenze, la vittima ha delineato un quadro drammatico fatto di violenze reiterate nel tempo e persecuzioni da parte del compagno non convivente.

La colluttazione e l'arresto

Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nell'immobile per identificare il soggetto, la situazione è degenerata. L’uomo ha tentato una fuga disperata verso il terrazzo e, una volta bloccato, si è scagliato contro le forze dell'ordine con calci, pugni e spintoni.

Il perdurare di uno stato di forte agitazione psicofisica e le esplicite minacce di morte rivolte alla compagna, anche in presenza dei militari, hanno reso necessario l'intervento del personale sanitario del 118. Dopo essere stato sedato e trasportato all'ospedale "Careggi" per accertamenti, l'aggressore è stato condotto presso la Casa Circondariale di Sollicciano.

Il provvedimento giudiziario

Il Tribunale di Firenze ha già convalidato l’arresto. Anche i militari intervenuti sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche per le lesioni riportate durante la colluttazione.