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Voto controverso e silenzi imposti: la crisi democratica al Congresso Uici

Voto controverso e silenzi imposti: la crisi democratica al Congresso Uici

Indice

Introduzione

Il XXVI Congresso Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici), tenutosi a Terrasini (Pa) dal 24 al 26 ottobre 2025, è finito al centro di un acceso dibattito interno e di gravi denunce che mettono in discussione la trasparenza e la democraticità delle procedure associative.

La protesta è culminata con lo sciopero della fame intrapreso a partire dal 26 ottobre dal Pasquale Bonamassa, professre, delegato eletto dalla sezione di Bologna. La sua azione mira a sollecitare gli organi di controllo a verificare le presunte violazioni statutarie e procedurali emerse a partire dal 2022.

1. Il diritto di parola negato e il silenzio sul web

Le contestazioni più immediate si concentrano sulla soppressione della possibilità di dibattito e di critica nei canali ufficiali:

  • Il caso Bonamassa e la registrazione: Il prof. Bonamassa ha denunciato di non aver potuto prendere la parola in aula durante la discussione sulla relazione quinquennale. L'impedimento sarebbe stato motivato con la chiusura delle prenotazioni, ma i delegati critici sostengono che tale chiusura non sia stata mai dichiarata ufficialmente. L'analisi della registrazione del Congresso, disponibile nell'archivio multimediale del sito Uici (Archivio Uici), confermerebbe l'assenza di comunicazioni in merito all'interruzione degli interventi. L'episodio è stato definito un "grave atto antidemocratico", mirato a escludere i soci non allineati.
  • Muro digitale: La critica alla limitazione della libertà di espressione si estende alla gestione online: è stato rilevato che sulla pagina Facebook ufficiale della Presidenza Nazionale Uici è stata disattivata la possibilità di commentare, una mossa che erige un ostacolo al dialogo interno e al confronto.
  • Ordine del giorno 2023: Questa tendenza alla chiusura è ricondotta a un Ordine del Giorno del Novembre 2023 con cui la Direzione Nazionale fu invitata ad attivare "tutte le possibili iniziative d'ordine mediatico, disciplinare e legale" per la "Tutela dell'Unione", un'iniziativa vista come un tentativo di preludio al controllo della voce dei soci.

2. Votazioni e ruoli: le contestazioni sulle procedure

Le irregolarità denunciate investono direttamente la validità e la trasparenza del processo elettorale e statutario:

  • Voto controllato: Il processo elettorale è stato messo in discussione per la presentazione di una lista unica, che avrebbe compromesso la libera competizione democratica, e per l'assenza del voto disgiunto, obbligando i delegati a votare in blocco (Presidente + Consiglieri).
  • Dubbi sulla segretezza: L'adozione del voto elettronico in cabina per i non vedenti è stata criticata per i dubbi sollevati sulla segretezza, a causa dell'uso di ausili vocali potenzialmente udibili.
  • Congresso sotto tensione: La drastica riduzione dei lavori congressuali a una giornata e mezza, con interventi limitati, viene contestata come un tentativo di accelerare le procedure, snaturando il ruolo del Congresso.

3. Etica e incompatibilità: i vertici sotto scrutinio

Le denunce sollevano questioni di rilievo etico e di presunta incompatibilità statutaria:

  • Riconferma nonostante inchieste: Il presidente Uici è stato ricandidato e riconfermato nonostante risultino a suo carico procedimenti giudiziari in corso.
  • Violazione dello Statuto: Viene richiamata la precedente candidatura del Presidente alle elezioni politiche del 2022 (in quota Lega), che, secondo i critici, violerebbe l'articolo dello Statuto Sociale che definisce l'UICI come "apartitica e aconfessionale."
  • Tutela del potere: È stata criticata la scelta statutaria di adottare l’autosospensione dalle cariche, anziché la decadenza, per chi si candida a elezioni esterne. Questa mossa è vista come un tentativo di garantire la posizione interna in caso di insuccesso politico.
  • Emarginazione e sospensioni: Soci e dirigenti che hanno espresso critiche alla governance sono stati emarginati, deferiti al collegio dei probiviri e hanno subito sospensioni fino a quattro anni.
  • Esclusione degli uditori: La Segreteria ha negato a soci la partecipazione al Congresso in qualità di uditori a proprie spese, con la motivazione che la diretta radiofonica fosse sufficiente, un atteggiamento ritenuto arbitrario che limita il diritto alla partecipazione diretta.

Il prof. Bonamassa prosegue lo sciopero della fame, chiedendo formalmente l’intervento delle Istituzioni e degli organi di controllo per una verifica sulla regolarità del Congresso e sulle procedure interne dell'Uici.

Carlo Tarallo ha inoltre promosso una petizione, sostieni la richiesta di democrazia e trasparenza nell'Uici firmando la petizione qui per protesta contro i vertici nazionali Uici. 

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