di Lorenzo Castelli
Finale di Coppa Italia Eccellenza: la Sangiovannese supera la Lucchese. E tutto accade nel primo tempo. Finale di Coppa Italia Eccellenza ad altissima tensione con due squadre, che per tradizione hanno poco a che fare con l’Eccellenza.
Lucchese e Sangiovanni non stanno vivendo il loro periodo di massimo splendore. Le pantere infatti, dopo il fallimento dichiarato nello scorso maggio, sono ripartite dall’Eccellenza, dopo tanti anni di Serie C. La Sangiovannese invece è retrocessa dalla Serie D la scorsa stagione dopo essere arrivata al penultimo posto davanti solo alla Fezzanese. Due piazze importanti, supportante da tantissimi tifosi, giunti qui allo Stadio Gino Bozzi di Firenze, alle 18,30 di un giovedì lavorativo. Tanto spettacolo sugli spalti tra fumogeni, così e bandiere: ambiente degno di una finale.
Da segnalare la presenza di Stefano Calderini sulla panchina della Sangiovannese. Calderini, negli ultimi anni è stato l’artefice dei maggiori successi del Poggibonsi, prima di essere esonerato nel marzo del 2025. Presenti anche alcuni tifosi giallorossi, giunti a Firenze per sostenere gli amici di San Giovanni, con cui sono gemellati da lungo tempo.
Inizio di gara più arrembante da parte della Lucchese che prova a colpire in più occasioni, costruendo i presupposti per il vantaggio che arriva al quarto d’ora grazie a un rigore magistralmente trasformato da Caggianese. Rossoneri avanti, ma la risposta della Sangiovannese è immediata. Borri approfitta di un errore di posizionamento della difesa delle pantere per beffare con un gran pallonetto il portiere avversario. Il centravanti della squadra di Calderini, riporta subito in equilibrio la gara. Equilibrio che dura poco perché la Sangiovannese riesce a trovare il vantaggio con Romanelli che entra in area e scarica la sfera sotto la traversa. Difesa della Lucchese troppo passiva nell’occasione, concedendo la percussione centrale al giocatore biancoblu. Partita che definire frizzante è riduttivo: 3 gol in 20 minuti, 1-2 per la Sangiovannese.
Ritmo che inevitabili calano, la Lucchese riprende in mano le redini della gara, senza rendersi particolarmente pericolosa, fino al minuto 41, quando viene annullata una rete al numero 10 Piazze per posizione di fuorigioco. L’attaccante rossonero è stato bravo a trovare la porta su una respinta non perfetta di Barberini, ma il guardalinee ha vanificato tutto sventolando la bandierina e segnalando la posizione di off side. Risultato che non cambia, al duplice fischio 1-2 per la Sangiovannese.
Secondo tempo che si apre con la stessa intensità, entrambe le squadre la vogliono vincere, ma le difese lavorano meglio rispetto alla prima frazione. Il canovaccio tattico rimane il medesimo: Lucchese che tiene il pallino del gioco e Sangiovannese che prova a ripartire, ma latitano le occasioni da entrambe le parti. I rossoneri provano a costruire azioni pericolose sfruttando le fasce con dei cross profondi sul secondo palo, senza però trovare fortuna. Il numero 11 Colferai prova a dare maggiore concretezza, con una conclusione che impegna l’estremo difensore avversario.
È lungo assedio quello della Lucchese nei minuti finali, cross e corner a ripetizione, ma il muro eretto dalla squadra di Mister Calderini, regge bene, senza soffrire eccessivamente. Il risultato non cambia più: la Sangiovannese vince la Coppa Italia di Eccellenza per 2-1 sulla Lucchese, festa sotto il settore dei molti tifosi giunti da San Giovanni, per gli uomini di Calderini. Un trofeo importante che cambia anche le prospettive su una stagione fino a qui non entusiasmante.
