Chianciano per Gaza. Cittadini, istituzioni e associazioni insieme alla fiaccolata per la pace
Da Chianciano Terme si leva un grido di silenzio e si accende una luce su gaza. Cittadini, istituzioni e associazioni hanno preso parte alla fiaccolata per la Palestina lungo le vie del centro storico della città termale. Promossa dall'Amministrazione comunale ed estesa a tutti e dieci i comuni della Valdichiana Senese la marcia è diventata una manifestazione a cui, di fatto, ha aderito tutto il territorio senese. E con i Comuni, le associazioni della Consulta e del volontariato, ma soprattutto una imponente partecipazione della cosiddetta società civile, cittadini e cittadine. Da Piazza Matteotti, con un percorso ad anello intorno al centro storico, la Fiaccolata si è conclusa nella stessa piazza di partenza. La fiaccolata è stata aperta dagli interventi del vicesindaco Paolo Piccinelli, della consigliera con delega alla Pace, Clori Bombagli e dalla presidente della Provincia di Siena e delegata per l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese Agnese Carletti.
“Un’iniziativa che ha dimostrato ed evidenziato due aspetti – sottolinea la Sindaca Grazia Torelli. – La prima, che sui temi che scuotono le coscienze le cittadine e i cittadini del nostro territorio dimostrano grande attenzione, sensibilità, partecipazione e pretendono, giustamente, decise prese di posizione, senza che ci si giri dall’altra parte; la seconda, che l’unione dei Comuni della Valdichiana sa lavorare e programmare insieme non solo quando si parla di servizi associati o capitale della cultura ma anche su temi non scontati che rafforzano la coesione dei nostri territori. Un ringraziamento alla consigliera delegata Bombagli per l’organizzazione e a tutte le associazioni e le istituzioni per la loro presenza e partecipazione”.
“Una marcia silenziosa, ma forte. La lettura di testimonianze e poesie palestinesi ha accompagnato il significato della Fiaccolata. Nessun nemico, non si è marciato contro qualcuno, ma per risvegliare le nostre coscienze di fronte al genocidio in atto nella Striscia di Gaza, dalla parte delle vittime civili, bambini e bambine, donne e uomini, un popolo che viene annientato dalla fame, usato come arma di guerra, a cui si vuole togliere dignità di essere cittadini nella loro stessa terra” ha aggiunto la consigliera con delega alla pace Clori Bombagli. Le conclusioni, invece, sono state affidate al Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena, Colle Val d'Elsa, Montalcino e Vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza. Tra i presenti il vice presidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli, il Senatore Silvio Franceschelli e il responsabile della Chiesa Ortodossa.