16 Dicembre 2025

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Chiude La Bottega di Vittoria, altro bandone giù nel centro storico

Chiude La Bottega di Vittoria, altro bandone giù nel centro storico

Ha chiuso la Bottega di Vittoria. Ieri è stato l'ultimo giorno dopo otto anni di attività. Era nata da un'idea di Alessandro Antichi, giovane proprietario, nel 2017 che aveva trasformato in vineria il negozio di merceria della nonna.

Aveva retto al Covid, aveva provato a reggere a varie vicissitudini burocratiche, non ce l'ha fatta a reggere ad un centro storico di Poggibonsi sempre più deserto dove in negozi chiudono uno dietro l'altro. E altri si apprestano a chiudere.

La mancanza di appeal del centro storico non l'unico motivo, c'è anche un nuovo lavoro arrivato ad Alessandro Antichi al quale non ha rinunciato vista anche la famiglia che si è allargata.

Di fatto è che un altro negozio, ieri ha chiuso. La Bottega di Vittoria aveva contribuito ad animare vicolo Buonaccorsi (In un vicolo del centro il pride di Poggibonsi) reso celebre dall'estro di Fiorenzo con il suo negozio Vogue. Era stata punto di incontro di giovani dove bere un bicchiere di vino, scambiare due chiacchiere, progettare e sognare il futuro. Vedere la bicicletta fuori era il segnale che era aperto. Aveva organizzato eventi culturali nonostante gli spazi limitati (Tra solidarietà e cultura, il Natale della Bottega di Vittoria). Aveva ospitato il brindisi degli auguri della nostra redazione. Era diventato riferimento senza clamore.

Adesso la Bottega non c'è più. E come scrive Mattia Ciappi, la «Bottega di Vittoria per me non è stata solo una semplice bottega cittadina, è stata prima di tutto una famiglia. É stato un centro incredibile di aggregazione cittadina che ha animato il centro storico».

Uno dei momenti di convivialità in Bottega

Intorno alla Bottega era nato un centro di aggregazione. E, sottolinea ancora Ciappi «Non ho mai vissuto la stagione dei Bar degli anni '70 e '80. Mio nonno e mio babbo mi hanno raccontato più volte di quanto il bar fosse per loro un’istituzione. Un luogo dove andavi, dove incontravi le persone. Dove non c’era bisogno di mettersi d’accordo con messaggi e chiamate. Tu andavi e sapevi che avresti incontrato qualcuno, “quelli del bar, con cui avresti condiviso di tutto, dalle discussioni sui massimi sistemi alle cose più terrene».

Ecco, «la Bottega mi ha dato proprio quel senso del bar che non ho mai provato, ma che ho sempre ascoltato con ammirazione. La Bottega, proprio come i vecchi bar, è stato un centro di discussioni, di amori, di risate, di scherzi, di incontri con personaggi assurdi, ma è stata soprattutto una famiglia».

Quindi «grazie Alessandro per quello che hai fatto, perché c’hai fatto divertire, c’hai fatto vivere, c’hai fatto stare insieme. In un epoca in cui siamo tutti iper connessi e distanti, noi avevamo trovato la nostra casa».

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La Bottega di Vittoria
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