Sciopero per Gaza, Ciappi: “In piazza con i lavoratori per dire basta alla complicità con Netanyahu”
A Poggibonsi, la scuola Roncalli dà il segnale: l'adesione degli studenti allo sciopero è stata particolarmente sentita. Presso la scuola Roncalli, un gesto simbolico ha catturato l'attenzione: uno striscione è stato appeso alla recinzione dell'istituto, affiancato dalle bandiere della pace e della Palestina, con slogan che invocano la fine del conflitto. E oltre il 70% degli studenti ha preso parte allo sciopero, un dato che evidenzia una profonda sensibilità delle giovani generazioni valdelsane verso la situazione umanitaria a Gaza e il desiderio di una soluzione pacifica e giusta.
Anche Siena si è fermata per Gaza. Nella giornata di sciopero nazionale indetta da sindacati e movimenti pacifisti, circa 10.000 persone hanno attraversato le strade della città per chiedere lo stop al massacro di civili palestinesi e un impegno più netto del governo italiano sul fronte diplomatico.
Tra i partecipanti anche Mattia Ciappi, consigliere comunale del Partito Democratico a Poggibonsi, che ha voluto sottolineare il senso politico della mobilitazione:
«Oggi siamo in piazza con lavoratrici, lavoratori e studenti per dire basta alla complicità con il governo criminale di Netanyahu. Non possiamo restare indifferenti davanti al terribile massacro in corso in Palestina. Questo sciopero è un segnale forte: chiediamo che l’Italia si attivi per fermare i crimini e per difendere il diritto internazionale».
Il corteo senese si è unito idealmente alle manifestazioni che hanno avuto luogo in altre città italiane, in cui la voce dei sindacati di base e delle associazioni della società civile ha rimarcato la necessità di un cessate il fuoco immediato e di corridoi umanitari sicuri.
Ciappi ha anche espresso solidarietà alla Flotilla della Libertà, la missione internazionale che trasporta aiuti umanitari diretti a Gaza e che, nelle scorse ore, è stata bloccata dalla marina israeliana:
“È inaccettabile – ha aggiunto – che una missione umanitaria venga fermata con la forza. La solidarietà che abbiamo espresso oggi in piazza va anche a quelle persone che rischiano la vita pur di garantire cibo, medicine e sostegno a chi soffre sotto i bombardamenti”
La voce per la pace in Palestina risuona forte anche in Valdelsa, con una partecipazione significativa allo sciopero generale per Gaza, che ha visto mobilitazioni in tutta la Toscana. La protesta non è stata solo una questione sindacale o politica, ma un chiaro segnale di coscienza sociale che parte anche dai banchi di scuola.
Toscana in piazza: Siena e Firenze in primo piano
La mobilitazione in Valdelsa si inserisce in un contesto regionale di grande partecipazione. Lo sciopero generale, che ha coinvolto diversi settori e categorie per la pace e contro il genocidio a Gaza, ha visto una massiccia presenza nelle piazze toscane:
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Siena: Si è registrata una massiccia partecipazione alla manifestazione provinciale. Cittadini, lavoratori e studenti, inclusi quelli provenienti dai territori limitrofi come la Valdelsa, hanno sfilato insieme per chiedere la creazione di corridoi umanitari e la fine immediata degli scontri. Le stime parlano di migliaia di persone.
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Firenze: Il capoluogo toscano ha ospitato una delle manifestazioni più imponenti, con una folla stimata in oltre 20mila persone e oltre 50mila persone totali nelle diverse manifestazioni, superando le aspettative degli organizzatori. Un'onda umana che ha riempito le strade, portando bandiere, striscioni e un messaggio unanime: "Stop al genocidio a Gaza".
Questi dati confermano che la Toscana si sta dimostrando una delle regioni con la maggiore adesione alle proteste per la pace in Palestina, unendo la protesta giovanile e studentesca a quella dei sindacati tra cui Cgil , Usb e Cobas, delle associazioni. Il messaggio è chiaro: senza pace non può esserci giustizia sociale né futuro.
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