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A Pienza torna l'opera lirica: in scena "La serva padrona"

A Pienza torna l'opera lirica: in scena "La serva padrona"

Secondo e ultimo appuntamento con l’opera lirica a Pienza, sabato 23 agosto, alle 21.15, nel giardino del Conservatorio San Carlo Borromeo, intitolato a Leone Piccioni.

In scena, “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, rappresentazione che fa parte del progetto affidato dal Comune di Pienza alla direzione artistica Eleonora Contucci e che ha vissuto il suo primo atto il 9 agosto, con “Così fan tutt*”, spettacolo inedito nella forma ‘a pezzi’ che ha fatto registrare ampia partecipazione di pubblico e pieni consensi.

“La serva padrona”, intermezzo buffo composto da Pergolesi nel 1710 su libretto di Gennaro Antonio Federico e rappresentato per la prima volta nel 1733, viene definita prima ‘operina’ comica con soggetto contemporaneo, pensata per prendere in giro le abitudini, i vizi, la vita dell’aristocrazia, contrapposta alla borghesia e alla servitù.



“I personaggi sono veri, contemporanei, ripresi spesso dalla ‘commedia dell’arte’. È un gioiello musicale, uno dei capisaldi dell’inizio dell’opera napoletana – spiega Contucci, cantante e docente – che porterà alle più grandi composizioni di ‘opera buffa’ di tutto il diciottesimo secolo, come la stessa “Così fan tutte”, composta da Mozart nel 1789”.

“Si chiamavano intermezzi – prosegue Contucci – perché erano brevi spettacoli, per lo più di carattere buffo, che venivano messi in scena negli intervalli tra gli atti delle opere ‘serie’. ‘La serva padrona’ è un piccolo capolavoro, uno degli intermezzi più rappresentati al mondo, ideale anche nella formazione di giovani cantanti lirici”.

“Due soli cantanti, un mimo, un ensemble di soli archi e clavicembalo formano l’organico. Per la rappresentazione di Pienza i tre interpreti sono allievi del Conservatorio di Bolzano – spiega la direttrice artistica, che è docente in quell’istituto – mentre per l’esecuzione musicale ci affidiamo agli archi dell’Orchestra della Miniera di Abbadia San Salvatore, con Sauro Argalia al clavicembalo e basso continuo, sotto la direzione del Maestro Luca Morgantini. La rappresentazione sarà preceduta dal ‘concerto a quattro’ in re maggiore di G.B. Martini (Bologna, 1706-1784) che farà da sinfonia iniziale. In totale, un’oretta veramente imperdibile”. La regia, ripresa da Eleonora Contucci, è di Federico Grazzini che è autore anche dei costumi.

Lo spettacolo è inserito nel programma di Valdichiana 2025, Capitale toscana della cultura. Biglietto unico, 15 Euro, in vendita sul posto a partire dalle ore 20.00. Informazioni info@festivaldipasqua.it 

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