L'ondata di licenziamenti nella catena di supermercati Pam non accenna a placarsi. Nel giro di appena tre giorni, due dipendenti di punti vendita distinti a Livorno sono stati sollevati dall'incarico, in quello che i sindacati definiscono il risultato di una politica aziendale sempre più intimidatoria e vessatoria.
La Filcams Cgil denuncia apertamente l'inaccettabilità di questi provvedimenti. I lavoratori colpiti da questo ingiusto provvedimento appartengono a due distinti punti vendita: ciò che li accomuna però è il fatto che si tratta di dipendenti con una importante anzianità contrattuale. Lavoratori “storici” quindi, con contratti di lavoro maggiormente onerosi per le casse dell’azienda, dunque evidentemente “sgraditi”.
Il "Test carrello"
Una delle due destituzioni a Livorno è maturata a seguito di un controllo aziendale basato sul cosiddetto “test carrello” o “falso cliente”. Sebbene questo strumento sia solitamente impiegato per verifiche campionarie sulla qualità del servizio, il suo utilizzo per motivare un licenziamento, oltretutto di un dipendente esperto e qualificato, è ritenuto assolutamente inammissibile dalla Cgil.
La figura del cassiere, infatti, non può e non deve essere equiparata a quella della guardia giurata, poiché la sua mansione principale è legata alla vendita e non alle attività di sicurezza o antitaccheggio.
Il caso di Siena
La situazione si aggrava considerando il precedente verificatosi pochi giorni prima a Siena. La FILCAMS CGIL di Siena ha denunciato il licenziamento di un uomo di 62 anni, con una moglie invalida a carico, anch'egli allontanato per non aver superato il controverso "test carrello".
Il sindacato senese svela un dettaglio cruciale: “Con la scusa del ‘test carrello’, in realtà, si controlla il personale e si elimina i lavoratori scomodi,” dichiara la Cgil, rivelando che la persona licenziata era un loro delegato sindacale presso il punto vendita del centro commerciale ‘PortaSiena’.
Stato di tensione
Le lavoratrici e i lavoratori Pam denunciano ormai un clima interno ai punti vendita estremamente teso e pesante, segnato da richiami frequenti, spesso ritenuti pretestuosi, e da una gestione aziendale percepita come apertamente conflittuale.
La Filcams Cgil di Siena ha proclamato lo stato di agitazione del personale Pam Panorama in provincia, chiedendo con urgenza un confronto con l’azienda per ripristinare un ambiente sereno e rispettoso della dignità di chi lavora. Tutte le criticità emerse saranno prontamente portate al tavolo dell’incontro indetto a livello nazionale tra azienda e sindacati, in programma per oggi, giovedì 20 novembre.
Qualora l'azienda non dovesse intervenire per migliorare le pessime condizioni lavorative e i provvedimenti ritenuti ingiusti, il sindacato ha già annunciato che verranno definite ulteriori e più ampie iniziative di mobilitazione sindacale.
Fonte Filcams-Cgil
