Atop Barberino, Fiom e Regione alzano il tiro: "No al piano di tagli, si apra il tavolo al Mimit per un vero rilancio"
Si è insediato questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati il tavolo regionale di salvaguardia sulla Atop spa di Barberino Tavarnelle.
L’apertura del tavolo era stata richiesta dalle organizzazioni sindacali in seguito alla grande preoccupazione destata dalla presentazione da parte dell’azienda (proprietà Ima Group e specializzata nel settore automotive) di un piano che non fornisce sufficienti garanzie per la tutela dell’occupazione. Secondo quanto comunicato dai vertici della società, il sito, che impiega 240 lavoratori, versa in stato di grave difficoltà a causa della crisi che interessa il mercato dell’auto elettrica.
Alla fine dello scorso settembre, la Regione aveva già avuto modo di affrontare la questione in occasione di un primo confronto con i rappresentanti dei lavoratori.
All’incontro odierno, oltre a sindacati e Rsu, erano presenti il sindaco di Barberino-Tavarnelle David Baroncelli, rappresentanti della giunta comunale di Poggibonsi e dirigenti di Atop.
La Regione ha chiesto all’azienda un ripensamento complessivo delle proprie prospettive aziendali teso a elaborare un piano di sviluppo che tenga insieme salvaguardia dei livelli occupazionali e continuità produttiva del sito. Inoltre ha ottenuto la disponibilità di Atop spa ad avviare un percorso per individuare, anche con il coinvolgimento del Mimit, strumenti di carattere nazionale idonei a sostenere il rilancio del sito. Al tempo stesso la Toscana ha assicurato la propria disponibilità ad affiancare tale percorso, a condizione di una effettiva e convincente proposta di rilancio.
L’incontro si è concluso con la convocazione di una nuova riunione del tavolo per il prossimo prossimo 3 dicembre.
Fiom Cgil: l'azienda ha presentato non un piano industriale, ma un piano di drastica riduzione dell'organico
Si è svolto oggi presso l'Unità di Crisi della Regione Toscana l'incontro per la vertenza Atop di Valcanoro, a Barberino Tavarnelle. In contemporanea, i lavoratori hanno effettuato un presidio in piazza Duomo a Firenze.
L'azienda ha presentato al tavolo non un piano industriale, ma un piano di drastica riduzione dell'organico nell'immediato, senza nessuna prospettiva di rilancio per il futuro.
Non potendo accettare una tale impostazione, la Fiom-Cgil e la propria Rsu, in accordo con la Regione, hanno richiesto al Mimit l'apertura di un tavolo ministeriale in cui si parli di un vero piano industriale, che preveda un progetto di rilancio di uno stabilimento che è parte di un grande gruppo nazionale come Ima.
Stefano Angelini, segretario generale Fiom-Cgil Firenze Prato Pistoia: “In un momento in cui la sola economia in crescita è quella del riarmo, abbiamo chiesto ad Atop, che fa parte di una grande multinazionale italiana come IMA, di essere anche elemento di rilancio dell’industria civile nel nostro Paese. Per rilanciare la buona industria nel Paese abbiamo bisogno di investimenti pubblici e privati e aziende importanti come il gruppo Ima devono fare la loro parte”
