Dazi Usa, allarme Coldiretti Toscana: vino, olio e pecorino non graziati, export -31%
L'agroalimentare della Toscana affonda. Si trova infatti, ad affrontare una fase critica a causa della politica dei dazi Usa voluta dall'amministrazione Trump. Nonostante l'introduzione di un nuovo ordine esecutivo che esenta alcuni prodotti alimentari dalla gabella del 15% già in vigore, i simboli più pregiati del made in Tuscany e del made in Italy restano esclusi da qualsiasi beneficio. E lasciano le imprese in una posizione di forte vulnerabilità.
A denunciare la situazione è Coldiretti Toscana, che registra un impatto immediato e pesante: le esportazioni agricole sono crollate del 31% nei primi sei mesi del 2025, con una flessione del 9% per alimenti e bevande (dati Istat).
Gli effetti nocivi dei dazi sull'agroalimentare italiano
L'esclusione dai "prodotti graziati" è particolarmente grave per l'economia toscana. Vino e olio extra vergine d'oliva (Evo), che insieme rappresentano circa il 93% del valore delle esportazioni regionali nel mercato statunitense, e un volume che sfiora il miliardo di euro, continueranno a subire il sovrapprezzo.
A questi si aggiungono altri prodotti di eccellenza, fondamentali per l'export italiano, come il pecorino e la pasta.
«L'impatto dei dazi rischia di compromettere in modo pesante e duraturo le imprese in un mercato come quello americano che ci sono voluti anni per consolidarlo», ha dichiarato la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani, che torna a chiedere con forza una revisione dell'elenco.
Gli effetti sull'agroalimentare si traducono in:
-
Aumento dei prezzi al consumo negli Usa, rendendo i prodotti italiani meno competitivi rispetto a quelli non tassati o di provenienza diversa.
-
Perdita di quote di mercato per i prodotti come vino, olio evo e pecorino, oggi tra i più penalizzati.
-
Rischio occupazionale e danni economici per migliaia di aziende che fanno affidamento sul solido mercato statunitense.
Rischio catastrofico per la pasta
Oltre ai dazi già in vigore, Coldiretti Toscana sottolinea l'urgenza di scongiurare l'introduzione di un potenziale dazio del 107% sulla pasta, un'eventualità che rappresenterebbe un colpo mortale per uno dei pilastri dell'export italiano negli Stati Uniti.
Di contro, l'amministrazione Trump ha concesso l'esenzione a prodotti come banane, caffè, tè, pomodori, arance, succhi di frutta e cacao. Si tratta prevalentemente di alimenti che non possono essere coltivati negli Stati Uniti o sono prodotti in quantità insufficienti per soddisfare il fabbisogno interno, e i cui prezzi erano diventati proibitivi per i consumatori americani.
L'appello all'Europa: chiedere la cancellazione totale
Coldiretti ribadisce il pressing sull'Unione Europea affinché riapra immediatamente la discussione con l'amministrazione americana. L'obiettivo primario è lavorare senza sosta per ottenere la cancellazione totale dei dazi su vino, olio extravergine, pecorino e pasta, garantendo la tutela di filiere che rappresentano l'eccellenza italiana e toscana nel mondo.
