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02 Agosto 2025

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La finale di uomini e donne, i calzini e i senzatette

La finale di uomini e donne, i calzini e i senzatette

No, non è l’ultima puntata del programma di Maria. Magari! Sono i ballottaggi di Poggibonsi e Colle Val d’Elsa con di fronte due donne e due uomini. Ormai nella politica italiana va di moda il gioco delle coppie. Contro una donna si tende a mettere una donna, pare brutto poi lui che ne dice male in campagna elettorale. Se invece c’è già un uomo allora il problema non si pone, il bon ton lo mettiamo in soffitta e diventa un corpo a corpo.

Così a Poggibonsi la campagna elettorale, salvo sporadici casi isolati, è rimasta su livelli cortesi. Toni pacati e buone maniere, più nel csx che nel cdx ma è normale, la legge della politica dice che chi insegue deve attaccare sennò che ci sta a fare.

A Colle invece, sono mesi che volano gli stracci. Offese omofobe sui magici gruppi social, minacce di querele con tanto di visita ai carabinieri e appuntamento a dopo per una ipotetica resa dei conti a colpi di screenshot (chissà se hanno immortalato anche noi). Dopo si fa i conti, lo diceva anche mio babbo e non era buon segno. Ma le campagne elettorali sono anche così, piene di frizzi e lazzi, opposte visioni. È il momento di massima attenzione dei cittadini alla vita politica per poi riprendere a ignorarla fino alle prossime elezioni, quando tutti diranno che non si è visto nessuno, che il sindaco non parla con i cittadini, che fa come gli pare. Una litania comune a tante parti d’Italia.

Ballottaggio inusuale alla conquista dell'ultimo voto

Un consiglio ai futuri sindaci, fate una squadra informativa che ogni tot passa a suonare i campanelli dei nostri cittadini e li informa uno a uno. Tanto non leggono i giornali, non seguono tv e radio locali, non guardano i consigli comunali in diretta streaming, scansano le pagine social dei comuni e i loro siti internet. Figuriamoci se guardano l’albo pretorio on line o se partecipano alla vita delle sezioni locali dei partiti. Però vogliono essere informati (come non si sa). Da destra a sinistra e viceversa, bisogna dire grazie ai manipoli di volontari che invece di giocare a calcetto o andare al cinema con le amiche si ritrovano dopo cena tutto l’anno per tirare avanti la baracca. Spesso spendendo di tasca propria.

Diciamoci la verità, della politica e della gestione della cosa pubblica non ce ne importa quasi niente. Basta che funzionino i servizi, non vogliamo sapere altro o perdere tempo, già la vita è complicata di suo.

È evidente che così non può funzionare e che nessun sindaco di destra, centro o di sinistra riuscirà a governare con successo. Non può mettere un operatore dietro ad ognuno di noi per spiegarci tutto passo, passo. Un po’ di sforzo dobbiamo farlo anche noi. Recuperare la cittadinanza attiva, anche se nun ce ne po’ frega’ de’ meno, guarda caso, è un po’ in tutti i programmi dei candidati.

Cittadinanza attiva ed elezioni, il ruolo dei cittadini

Susanna Cenni
Susanna Cenni

In questo torpore che dopo il voto diventa letargo della cittadinanza attiva, le campagne elettorali diventano il momento del risveglio, dove si recupera un po’ di attenzione. E la campagna elettorale urlata sembra ottenere più coinvolgimento dei cittadini.

A Poggibonsi su 22.311 elettori hanno votato in 14.749 ossia il 66,11%. Furono il 71,53% nel 2019.

A Colle Val d’Elsa, invece, dei 17.031 elettori, ben 11.763 si sono recati alle urne con una percentuale nettamente più alta che ha sfiorato il 70 per cento (69,07%). Erano stati il 72,12% nel 2019.

Colle perde circa il 3% dei votanti mentre Poggibonsi più del 5% rispetto al 2019, quando la differenza fra i due comuni fu di solo mezzo punto. Come dire, non tutto il male viene per nuocere. Delle volte le parole forti costringono a schierarsi.

I ballottaggi che si tengono questa domenica 23 e lunedì 24 (si vota fino alle 15) sembrano contenere delle sentenze già scritte o quasi. In verità i ballottaggi sono come le partite di calcio che finiscono ai rigori: una roulette. Perché direte voi? Perché, rispondo io, c’è una tale quantità di persone che non hanno votato al primo turno e che possono scegliere di votare adesso, capace di cambiare tutto.

Donne e uomini e tutti i voti in ballo

A Poggibonsi dove si confrontano le donne, Susanna Cenni (csx) e Angela Picardi (cdx), ci sono per aria 7.562 voti possibili di persone che non si sono recate alle urne al primo turno. Cenni è forte di quasi 7mila voti, Picardi si ferma a poco più di 4mila. Vedete che il non voto, tutto insieme, vale di più.

discriminazioni
Riccardo Vannetti

A Colle, dove ci sono gli uomini, Piero Pii (civici, M5S, Italia Viva e Azione) e Riccardo Vannetti (csx), ci sono 5.268 persone che non si sono recate alle urne. Più dei voti di Pii (votato in massa anche dall’elettorato di Fratelli d’Italia) che si è fermato appena sopra i 5mila e di Vannetti salito inaspettatamente fin quasi a 4.300.

Se la partita di Poggibonsi appare meno aperta, quella di Colle è davvero al cardiopalmo ed è aperta a qualsiasi risultato. A Poggibonsi non c’è mai stato un ballottaggio e quindi non ci sono precedenti. A Colle invece sì, nel 2019. I due contendenti, il sindaco uscente Alessandro Donati e Angela Bargi (rimasta fuori a sorpresa per l’emorragia dei voti Fdi verso Pii), presero circa mille voti in più per uno lasciando inalterati i rapporti di forza. Il dato significativo però è che a votare andò solo il 55,11% degli aventi diritto. Solo 9.221 persone, ossia 2.542 in meno. Le partite sono tutte da giocare e il consiglio ai sostenitori è di non andare al mare, oppure di calcolare bene i tempi per il rientro alla base. Ogni voto sarà utile.

Che rimane di questa campagna elettorale

Pii
Piero Pii

Questa prima vera campagna elettorale molto social e televisiva sarà ricordata però, più che per le cifre, per le gag volute e non, che ci hanno regalato.

A Colle Val d’Elsa sono mesi che si mettono in evidenza i mocassini (di Gucci) indossati da Riccardo Vannetti senza calzini. Alla fine, non senza una buona dose di ironia, anche Piero Pii ha rinunciato ai pedalini e sono fioccati foto e commenti sui gruppi social colligiani. La disputa su chi per primo non ha indossato i calzini, ha animato appassionate discussioni degli opposti sostenitori per giorni e giorni. Più dei programmi!

A Poggibonsi va invece la palma d’oro per la migliore gaffe comica involontaria delle campagne elettorali valdelsane. Angela Picardi, a cui va tutta la nostra solidarietà, durante un confronto televisivo, volendo parlare dei “senzatetto”, si è ritrovata in bocca l’esilarante “i senzatette”, neologismo di facile comprensione subito ripreso dagli oppositori con video postati sui social. Le dirette sono così e la Picardi ha avuto davvero sfortuna. Perché in tv si sbaglia spesso ma solo una volta ogni cento, la sorte ti fa uno scherzo di questo tipo e trasforma una parola in un’altra di senso compiuto che fa morire dal ridere sulla bocca di un politico, i senzatette appunto. Come dice il libro edito da Rizzoli, diventato anche fiction, di Gustavo Bolívar Moreno: Senza tette non c’è paradiso.

Buon ballottaggio a tutti e che vinca la migliore e il migliore!

Geronimo Merollo

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