20 Ottobre 2025

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La tregua della tregua di Israele: i raid su Gaza, lo stop agli aiuti e poi il riavvio del cessate il fuoco

La tregua della tregua di Israele: i raid su Gaza, lo stop agli aiuti e poi il riavvio del cessate il fuoco

Ufficialmente è ancora in corso, il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. In realtà lo ha rotto in maniera deflagrante Israele con un attacco condotto dall’aviazione su Rafah, in risposta – dicono – ad un precedente scontro a fuoco tra soldati israeliani e militanti di Hamas, che Israele ha definito la “più grave violazione” dell’accordo in vigore da appena una settimana. L’ufficio stampa di Gaza sostiene invece che Israele lo abbia violato già “48 volte”, provocando la morte di 38 palestinesi. Insomma, Israele e Hamas si accusano a vicenda.

L’Idf dopo aver avviato un’altra massiccia ondata di raid nel sud di Gaza, che secondo fonti palestinesi ha provocato 13 morti, ha affermato di aver “iniziato a far rispettare nuovamente” il cessate il fuoco: “Le Idf continueranno a far rispettare l’accordo di cessate il fuoco e risponderanno con forza a qualsiasi violazione dell’accordo”.


Israele ha chiuso i suoi valichi di frontiera boccando di fatto l’ingresso dei convogli di aiuti. L’accordo impegnava Israele a far entrare a Gaza ogni giorno 600 camion carichi di aiuti, che erano già stati dimezzati perché Hamas non ha restituito in tempo tutti gli ostaggi deceduti.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, l’ala armata di Hamas ha dichiarato di aver trovato il corpo di un altro ostaggio israeliano, che intende consegnare a Israele domenica se “le condizioni lo consentiranno”.


Secondo le prime ricostruzioni israeliane, alcuni miliziani di Hamas sarebbero emersi da tunnel sotterranei e avrebbero “aperto il fuoco con armi leggere e missili anticarro” contro le truppe israeliane impegnate “nello smantellamento di infrastrutture terroristiche”. L’esercito ha reagito bombardando obiettivi nella zona, tunnel e installazioni militari: “Azioni che costituiscono una violazione dell’accordo. Le Idf risponderanno con fermezza”, avevano annunciato con una nota ufficiale.

Fonti palestinesi riferiscono di due vittime in un ulteriore raid israeliano a Jabaliya, nel nord della Striscia. Hamas, tramite il dirigente Izzat al-Risheq, ha invece accusato Israele di essere stato “il primo a violare il cessate il fuoco” e di “cercare pretesti per i suoi crimini”. Il solito rimpiattino, insomma.

Intanto appena ieri Hamas ha consegnato altre due bare con i corpi del fotografo israeliano Ronen Engel, ucciso il 7 ottobre 2023 nel kibbutz Nir Oz, e del cittadino thailandese Sonthaya Oakkharasr, morto a Be’eri.

Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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