Un restauro in un luogo simbolico della professione infermieristica senese è tornato a nuova vita. Questa mattina, venerdì 19 dicembre, nel Parco “Lisa Serafini” del Policlinico Santa Maria alle Scotte, è stato presentato al pubblico il restauro della statua “L’Abbraccio” dello scultore Carlo Sassi, dedicata alla giovane infermiera scomparsa nel 1998 durante una missione umanitaria in Africa. Un gesto che riporta l’attenzione su uno spazio che rischiava di essere dimenticato, ma che custodisce una parte importante della storia e dell’identità della professione.
Il recupero della scultura è stato possibile grazie alla donazione di Marina Bossini, storica infermiera dell’AOUS e figura di riferimento per generazioni di colleghi. Dopo aver ricevuto la Medaglia di Civica Riconoscenza il 15 agosto scorso, Marina ha raccolto una somma significativa di contributi spontanei, decidendo di destinarla interamente alla tutela e alla valorizzazione del luogo dedicato a Lisa Serafini. Due percorsi, due epoche, una sola eredità professionale: la stessa medaglia, conferita a Lisa nel 2000 e a Marina quest’anno, diventa oggi un ponte simbolico tra memoria e presente.
Lisa Serafini, infermiera scomparsa ad appena 28 anni, è ricordata come esempio di coraggio e dedizione. Il parco creato in sua memoria e la statua che ne rappresenta l’impegno verso i bambini africani sono diventati negli anni un punto di riferimento per la comunità infermieristica. Con il tempo, però, l’area aveva perso visibilità, rischiando di trasformarsi in un luogo di passaggio. Il gesto di Marina Bossini restituisce centralità a questo spazio, ricordando alla comunità professionale e cittadina il valore di una memoria condivisa.
“Il restauro – spiega Francesco D’Ambrosio, presidente dell’OPI Siena - ha riportato la scultura al suo stato originario, dando forza al suo messaggio: un abbraccio che parla di cura, relazione e responsabilità. Per OPI Siena, valorizzare il Parco Lisa Serafini significa riaffermare i principi che guidano la professione e che uniscono generazioni di infermieri: umanità, servizio, dedizione alla persona. Il sostegno dell’Ordine alla donazione di Marina è anche un invito alla comunità a custodire e frequentare questo spazio come luogo di riflessione e appartenenza. Nel parco, accanto al reparto di Pediatria, la statua e il suo rinnovato splendore diventano oggi un richiamo al “perché” profondo dell’assistenza. Un luogo in cui ogni infermiere può ritrovare il senso del proprio lavoro e il legame con chi ha trasformato la professione in un autentico servizio alla vita. L’iniziativa non rappresenta soltanto un atto di restauro, ma l’apertura di una nuova pagina: un impegno collettivo affinché la memoria di Lisa e l’esempio di Marina restino un riferimento stabile per la professione e per tutta la comunità senese”.
