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Oltre 3.000 visitatori per “Incanto e fatica nelle Crete senesi”. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2026

Oltre 3.000 visitatori per “Incanto e fatica nelle Crete senesi”. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2026

 Ha già superato le 3.000 presenze l’esposizione “Incanto e fatica nelle Crete senesi”, confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più rilevanti della provincia di Siena. L’iniziativa, che si snoda tra il Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio e il cinema teatro “Giuseppe Verdi” di Serre di Rapolano, resterà visitabile fino al 6 gennaio 2026, offrendo ulteriori mesi di fruizione a un pubblico sempre più ampio e diversificato.  La mostra, inaugurata a metà marzo, resterà aperta nei weekend fino al prossimo anno.

 

Un percorso tra arte e memoria

 La mostra propone un itinerario che mette in dialogo 40 dipinti e sculture dal ’900 a oggi, 2 bassorilievi in tufo, 30 fotografie e installazioni audiovisive, per raccontare la doppia anima delle Crete senesi: da un lato la bellezza del paesaggio, dall’altro la vita e la fatica della mezzadria che lo ha modellato nel tempo. Al Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio sono esposte opere provenienti dalle collezioni della Pinacoteca Nazionale di Siena e di Banca Monte dei Paschi di Siena, tra cui i due celebri dipinti di Renato Guttuso (Pagliaio e Due vitelli nella stalla) e numerosi lavori di Dario Neri, riconosciuto interprete del paesaggio mezzadrile. Accanto a loro, un ricco corpus di artisti che, tra Novecento e contemporaneità, hanno dedicato la loro ricerca visiva a queste terre. Il percorso è arricchito dai bassorilievi di Alberto Sani, dedicati alle fiere agricole tradizionali, e da un’ampia sezione multimediale ospitata presso il rinnovato cinema teatro “Giuseppe Verdi”, dove le fotografie di autori locali e internazionali e le proiezioni curate da Associazione Visionaria offrono uno sguardo attuale e coinvolgente sulla relazione tra uomo, paesaggio e lavoro.

Un borgo che diventa laboratorio culturale

 Il progetto restituisce vitalità a uno dei borghi più suggestivi della provincia di Siena, Serre di Rapolano, la cui storia e identità sono indissolubilmente legate al mondo contadino e alla cultura del travertino. La mostra non solo valorizza le opere esposte, ma diventa occasione per riscoprire il patrimonio storico-artistico locale, dalle antiche architetture medievali alle tradizioni che ancora animano la comunità.

 

Promotori e collaborazioni

 La mostra è curata da Anna Maria Guiducci, recentemente scomparsa e promossa dal Comune di Rapolano Terme nell’ambito di Rapolano Serre Art e Crete Senesi, con la collaborazione della Fondazione Musei Senesi e dell’Associazione Visionaria, e con i prestiti di Banca Monte dei Paschi di Siena e Pinacoteca Nazionale di Siena. L’iniziativa è resa possibile grazie al contributo di Estra Spa e al sostegno di sponsor locali attraverso l’Art Bonus.

Info e orari

 L’esposizione resterà aperta fino a lunedì 6 gennaio 2026. È possibile visitarla il venerdì dalle 16 alle 19, mentre il sabato e la domenica gli spazi saranno accessibili dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sono inoltre previste aperture straordinarie su prenotazione. Il biglietto intero ha un costo di 5 euro (8 euro comprensivo di catalogo), mentre per gli over 65 è previsto un ridotto di 3 euro. L’ingresso è gratuito per i residenti nel Comune di Rapolano Terme e per i minori di 18 anni. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.visitrapolanoterme.it, telefonare ai numeri 0577 723210 (Urp) o 0577 704916 (Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio), oppure scrivere all’indirizzo urp@comune.rapolanoterme.si.it.

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