29 dicembre 1943: il giorno in cui le bombe distrussero Poggibonsi. Cronaca di una commemorazione
“Furono giorni terribili, di dolore e devastazione, da cui i nostri concittadini e le nostre concittadine seppero risollevarsi con coraggio e passione, animati dal desiderio di democrazia. Ricordare non è solo un tributo alla nostra storia, è un modo per ribadire il nostro impegno”. Così l’assessora alla cultura Elisa Tozzetti durante le commemorazioni odierne dedicate all’82° anniversario dei bombardamenti sulla città, avvenuti il 29 dicembre del 1943. Una cerimonia promossa insieme alla locale sezione dell’ANPI Armando Targi, alla presenza delle Autorità civili e militari, di associazioni, cittadini e cittadine. Come sempre è stato fatto suonare l’allarme antiaereo e sono state deposte le corone d’alloro presso l'ex fabbrichina e presso il cippo in Piazza Mazzini dove una trombettista della Banda Sonora La Ginestra ha dato il via all’orazione suonando Il Silenzio.
“I fatti che oggi ricordiamo accadevano 82 anni fa – ha detto Tozzetti - ma sappiamo bene che ancora oggi la guerra e la negazione dei diritti sono realtà in molti paesi del mondo. Luoghi dove le bombe distruggono le città, la vita e il futuro delle persone, dei bambini e delle bambine. Luoghi devastati, di dolore, morte, distruzione, dove il suono delle sirene antiaeree è reale e non commemorativo. Non possiamo rimanere indifferenti. Le nostre radici ci indicano sempre chiara la direzione in cui vogliamo andare che è quella della pace senza la quale non c’è futuro. Poggibonsi ha seminato, semina e seminerà pace”.
La storia. Il 29 dicembre 1943 alle 13,15 l'aria si riempì del rombo cupo delle “fortezze volanti”, i bombardieri delle truppe Alleate. Pochi istanti e una pioggia di bombe cadde sulla città. Furono momenti terribili. Alla prima ondata ne seguì una seconda, ancor più devastante. Case, fabbriche, vie e piazze del centro vennero abbattute e distrutte. Sotto le macerie si contarono 105 morti e centinaia di feriti. Il 75 per cento degli edifici venne distrutto. Poggibonsi pagò un tributo enorme in termini di vittime e di distruzione. Il bombardamento del 29 dicembre era stato preceduto da quelli avvenuti ai primi di novembre e due giorni prima, il 27 dicembre, che colpirono la zona di Romituzzo e del cimitero e di Montelonti. Poi le incursioni aeree dei bombardieri continuarono fino a tutto aprile. Poggibonsi infatti era al centro di un importante nodo stradale e ferroviario ritenuto dagli Alleati di notevole importanza strategico militare.
