Greve, week end di sapori tipici ad alta quota. La comunità si ritrova e fa festa intorno al tradizionale ‘marrone di Lucolena”
Il marrone di Lucolena, produzione tipica delle vette chiantigiane, è pronto a sfoggiare tutte le sue peculiarità. Genuino, biologico, dal sapore dolciastro e cremoso, di dimensioni più ampie rispetto alla tradizionale castagna, il frutto si raccoglie e si produce ad alta quota, in un’area del territorio grevigiano che raggiunge i 600-700 metri di altezza sul livello del mare. Ed è il re incontrastato di una tradizione paesana che a Lucolena, una piccola frazione alle pendici del monte San Michele, segna il traguardo dei 53 anni di attività di volontariato, un percorso che ha coinvolto e coinvolge tutt’ora i cittadini e le cittadine di ogni età residenti nella località. La Festa delle Castagne, ideata e organizzata dalla Proloco di Loco di Lucolena in collaborazione con il Comune di Greve in Chianti, farà sfilare fino a domenica 19 ottobre le molteplici declinazioni culinarie del marrone chiantigiano, un prodotto di pregio, coltivato su una superficie complessiva pari a 30 ettari nell’area dell’alta collina di Lucolena.
“Secondo quanto ci riferiscono i produttori agricoli - dichiara il sindaco Paolo Sottani - quest’anno la produzione è di altissima qualità, sebbene la quantità sia lievemente inferiore rispetto all’anno scorso, la produzione si attesta mediamente sui 50 kg di marroni a pianta, i frutti presentano un calibro maggiore, dunque una qualità più alta”. Anche sul fronte della raccolta si è registrato un passo diverso. Il processo di maturazione dei marroni ha anticipato i tempi della raccolta, avvenuta circa 10 giorni prima rispetto a quella del 2024, fattore quest’ultimo legato al cambiamento climatico e alle particolari condizioni meteo di queste ultime settimane, caratterizzate da temperature elevate.
Nonostante la flessione nella quantità, calo che si aggira intorno al 20%, i produttori si dichiarano soddisfatti, come attesta il produttore agricolo Edoardo Nozzi. “È un marrone che si caratterizza in modo particolare per il grosso calibro che è decisamente più rilevante rispetto alle stagioni passate, indice di qualità, - commenta - siamo molto contenti la produzione è ottima, abbiamo oltre 100 piante secolari che hanno prodotto un frutto di eccellenza”.
Oltre all’olio e al vino, il territorio celebra dunque la castagna come prodotto principe intorno al quale la comunità costruisce e porta avanti da oltre mezzo secolo un appuntamento gastronomico, sociale e culturale legato alla tradizione della montagna chiantigiana dove il marrone cresce su centinaia di piante secolari. La Festa delle Castagne è un inno al buon vivere, alla qualità del patrimonio ambientale e alla valorizzazione dei frutti della terra e delle produzioni tipiche che rafforzano l’identità del Chianti.
“Se il marrone di Lucolena è diventato negli anni un prodotto simbolo che promuove questa specifica area del nostro territorio lo si deve ai produttori agricoli e all’impegno della Pro Loco che, nonostante la posizione decentrata, non ha mai smesso di investire sull’identità collettiva, sui valori di coesione, condivisione, cooperazione - aggiunge l'assessore al Turismo Giulio Saturnini – ai volontari e alle volontarie della Pro Loco di Lucolena va il nostro ringraziamento non solo per la passione longeva che esprimono nell’organizzazione di questa storica festa ma per la capacità di aver tradotto l’energia delle singole persone in un motore corale che anima, unisce, favorisce momenti di aggregazione e inclusione sociale, stimola partecipazione alla vita pubblica e senso di comunità in ogni momento dell’anno”.
Il ricco programma, messo in piedi dai volontari e dalle volontarie, sfodera una girandola di appuntamenti tra tombole, briscole, percorsi trekking, come quello in programma sabato 18 ottobre “Il castellaccio di Lucolena per boschi e antiche vie”, giochi di una volta, bruciate calde e vin brulé. L’iniziativa è una rassegna variegata, ricca di forme di intrattenimento per i più piccoli e le più piccole. Tra gli altri sono da menzionare un’estemporanea di pittura creativa incentrata sui marroni e i funghi e lo spettacolo “Favole in giardino”, previsti sabato 18 ottobre, il primo alle ore 15, il secondo alle ore 16:30 messo in scena dall’associazione La Tarumba, nell’ambito del ciclo di eventi estivi promosso dall’assessorato alla Cultura “Vivere i giardini”. Non mancano le occasioni per deliziare il palato, in primis la gara della pastasciutta junior, e i momenti di divertimento tra musica e arte di strada, lo spettacolo di fuoco con la Compagnia La Barraca e il live music con i The Wedding Brothers. Saranno premiati anche il marrone gigante e il concorso fotografico 2025 “Lucolena tra passato e presente”. L’iniziativa, arricchita anche dal mercato artigiano e Svuota la Soffitta tra le vie del borgo, si concluderà domenica 19 con la castagna pirotecnica.
“Nel corso della manifestazione, partita oggi, si potranno degustare alcune specialità tipiche di Lucolena a base di marrone quali il castagnaccio, la torta delizia preparata con farina di castagne, pere e cioccolato, i marronacci ovvero biscotti di pasta frolla ripieni di crema di nocciole, oltre alle bruciate, alle ficattole, alla polenta fritta e al vin brulé”. Ingresso libero.
“Grazie a chi spende il proprio tempo nell’organizzazione di questa festa che racconta le nostre origini– conclude Matilde Masi, presidente della Pro Loco di Lucolena - siamo una squadra di volontari che si adopera per mettere in piedi un’iniziativa in vita dagli anni Settanta, è una bellissima festa che fa dialogare le generazioni, grazie all’aiuto delle persone, ai marronai, ci impegniamo e ci divertiamo nell’allestirla per valorizzare Lucolena, la nostra comunità ed un frutto speciale che cresce solo qui”.