Empoli, "Genzone", duecentosettantamila euro investiti nelle politiche giovanili in frazione
Duecentosettantamila euro di risorse che l’amministrazione comunale ha investito per i prossimi tre anni (2025-2028) nelle politiche giovanili in frazione. Di questo e di molto altro si è parlato della conferenza stampa di presentazione intitolata “Genzone” che si è tenuta questa mattina (martedì 25 novembre 2025) nella sala Virgilio Carmignani al primo piano del palazzo Municipale di via Giuseppe del Papa, 41.
Al tavolo erano presenti: Matteo Bensi, assessore alle Politiche giovanili, Maria Grazia Pasqualetti, assessora alla Scuola, Valentina Papale, presidente Arci Empolese Valdelsa, Roberta Fabbri, direttrice Cora Impresa Sociale e Juri Stabile, Cora Cooperativa Sociale. Ma anche le ragazze e i ragazzi di Arci Servizio Civile e Riccardo Mariani del Centro CO.ME.TE. di Empoli.
Le politiche giovanili sono state il tema che fin da subito questa amministrazione comunale ha messo al centro del suo mandato. I primi passi sono stati mossi grazie a una co-programmazione larga con giovani, associazioni e terzo settore, per rilevare i bisogni, studiare le iniziative esistenti, le possibilità di migliorarle e le risorse economiche per poterle realizzare.
Al termine del percorso hanno presentato un progetto l’Arci Comitato territoriale Empolese Valdelsa APS e Cora Impresa Sociale. Non si tratta di un incontro occasionale: le due organizzazioni collaborano da tempo sia nei tavoli di coprogettazione istituzionali, sia nella realizzazione di interventi educativi e sociali condivisi, sviluppando nel tempo pratiche complementari e una visione coerente.
Arci, associazione di promozione sociale con una lunga tradizione nel movimento operaio, è radicata nel territorio attraverso la rete dei circoli. Da sempre orientata ai valori di antifascismo, mutualismo e cittadinanza attiva, porta con sé una forte capacità di aggregazione popolare e la trasformazione dei circoli in spazi educativi di comunità.
Cora, nata nel 2001 come cooperativa sociale e oggi impresa sociale certificata, ha sviluppato un modello di intervento articolato in più aree: infanzia, minori, famiglie, sport sociale, educazione immersiva ed eventi culturali. Porta innovazione metodologica, capacità di costruzione di reti e un approccio partecipativo alle politiche giovanili.
La collaborazione tra Arci e Cora si fonda quindi su un’esperienza consolidata, in cui radicamento territoriale e prossimità da un lato e innovazione e visione partecipativa dall’altro hanno già trovato, in più occasioni, una sintesi efficace. Questo progetto rappresenta il proseguimento naturale di un cammino condiviso, in cui metodologie e prospettive diverse si sono dimostrate nel tempo non alternative, ma complementari. La finalità è quella di offrire ai giovani del territorio opportunità educative, di crescita personale e di protagonismo, rafforzando legami comunitari e processi inclusivi.
DOVE SI SVOLGE e COSA SI FA – Nei circoli Arci di Ponte a Elsa e Cortenuova e al Centro Giovani Aperto con sede a Avane. A Ponte a Elsa le attività si svolgeranno due volte a settimana e a Cortenuova un pomeriggio, mentre al Centro Giovani di Avane, tutti i pomeriggi e un 'serale'.
CENTRO SOCIALIZZAZIONE – Circolo Arci Cortenuova aperto il martedì dalle 16 alle 19; Circolo Arci Ponte a Elsa, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Per informazioni e iscrizioni: info@arciempolesevaldelsa.it, centrosocializzazionepae@gmail.com , 0571 1656543.
CENTRO GIOVANI APERTO – Da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19 e giovedì dalle 21 alle 23.30. per informazioni e iscrizioni: cga@coraimpresasociale.it, 0571 82403, 3348343218.
La città si fa più ricca di servizi che guardano ai giovani. Completano l’offerta in centro città: l’Hub for Young (piazza del Popolo, 17, aperto il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18), gli spazi dedicati al progetto “Fuoriclasse” della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa nell’antico Ospedale San Giuseppe di via Paladini e il cinema La Perla (via dei Neri, 5)
LE DICHIARAZIONI
“La mappa dei servizi per i giovani a Empoli è da oggi più completa, dal centro alle frazioni, grazie a un investimento pluriennale di risorse finanziarie e a un tavolo di progettazione permanente intergenerazionale e multidisciplinare – ha affermato Matteo Bensi, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Empoli –“.
“Questo progetto rafforza un lavoro educativo che parte dalla scuola e prosegue nei luoghi di comunità. Offrire ai giovani spazi sicuri, aperti e stimolanti significa sostenerne la crescita, prevenire il disagio e valorizzare il loro talento. La collaborazione tra Comune, Arci e Cora ci permette di costruire un sistema educativo che non si ferma al mattino nelle aule, ma accompagna ragazze e ragazzi in percorsi continui di relazione, creatività e partecipazione - ha evidenziato l’assessora alla Scuola del Comune di Empoli, Maria Grazie Pasqualetti –“.
“Il progetto rappresenta il proseguimento di un percorso che da anni stiamo portando avanti, insieme al Comune di Empoli e a Cora, per la costruzione di una rete solida di spazi educativi e di comunità a servizio dei giovani, in particolare nelle frazioni del territorio – ha spiegato la presidente dell’Arci Empolese Valdelsa, Valentina Papale -. Da sempre, come Arci, crediamo nei circoli come luoghi di prossimità, di crescita collettiva e di relazione, capaci di rispondere ai bisogni emergenti dei giovani, attraverso l'ascolto, la partecipazione e l'inclusione. Questa coprogettazione unisce dimensione educativa e visione politica, promuovendo cittadinanza attiva, relazioni significative e protagonismo giovanile, elementi fondamentali per costruire comunità più inclusive, consapevoli e solidali. Le attività di Arci da quest'anno vedono due importanti novità: la sperimentazione di un nuovo Centro di socializzazione all'interno del Circolo Arci di Cortenuova (che va ad aggiungersi allo storico Centro di Socializzazione all'interno del Circolo Arci di Ponte a Elsa), e l'avvio delle attività dell'Ape mobile, un vero e proprio presidio educativo di strada che permetterà di raggiungere e coinvolgere direttamente i giovani e le giovani che spesso restano ai margini dei servizi tradizionali, costruendo relazioni basate sulla fiducia, sull'ascolto e sulla presenza costante”.
“Come CORA crediamo profondamente che le politiche giovanili possano essere davvero efficaci solo quando smettono di essere un insieme di interventi isolati e diventano una visione condivisa di comunità – ha sottolineato la direttrice di Cora Impresa Sociale, Roberta Fabbri -. Oggi non siamo qui come singole organizzazioni, né come “monoliti” che agiscono per conto proprio. Siamo qui come parte di un'alleanza, una rete viva in cui l’amministrazione comunale, il mondo associativo, il terzo settore e le realtà sociali del territorio si riconoscono reciprocamente come risorse, competenze e sguardi necessari. I servizi per i giovani – che siano educativi, culturali, sportivi o di aggregazione – hanno senso solo se si parlano, se si integrano, se riescono a costruire un orientamento comune: garantire ai ragazzi e alle ragazze spazi in cui crescere, sperimentarsi, sentirsi visti. Per questo il nostro impegno, come impresa sociale, è lavorare insieme. Non accanto, non dopo, non in parallelo: insieme. Perché sostenere i giovani significa sostenere la comunità intera. E una comunità si costruisce solo quando ogni attore – istituzioni, terzo settore, associazionismo, cittadini – riconosce di essere parte dello stesso percorso”.
