25 Settembre 2025

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Tenuta di Bibbiano ricorda gli eventi bellici del ’44

Tenuta di Bibbiano ricorda gli eventi bellici del ’44

Nella Tenuta di Bibbiano a Castellina in Chianti, posta la lapide commemorativa che ricorda gli eventi bellici dell’estate del 1944. In quei mesi, tra i poderi e la villa padronale di Bibbiano, si combatterono duri scontri tra i soldati francesi del Corps Expéditionnaire Français d’Italie (CEF) e la Wehrmacht tedesca in ritirata verso la Linea Gotica a nord di Firenze.

Il sindaco di Castellina in Chianti, Giuseppe Stiaccini, ha scoperto la lapide, dando avvio a un momento di intensa memoria storica. A seguire, Tommaso Marrocchesi Marzi, quinta generazione alla guida della tenuta, ha introdotto la presentazione del volume “L’étendard sanglant” di Claudio Biscarini, edito da Edizioni dell’Erba con il patrocinio della Fondazione per la Tutela del Territorio Chianti Classico. Il libro racconta il percorso dei soldati francesi in Italia, dalla battaglia di Cassino fino alla Toscana.

Alla cerimonia hanno preso parte tra gli altri Carlo Rossi, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Davide Rossi, direttore generale di Fises, Guillaume Rousson, console Generale di Francia a Firenze, Mons. Vasco Giuliani, in rappresentanza dell’Arcivescovo di Firenze, alla presenza dell’Arma dei Carabinieri di Castellina in Chianti e dei Paracadutisti del Battaglione El Alamein. I quali hanno potuto condividere un momento di riflessione sulla memoria storica del territorio, accompagnato dalla degustazione dei vini Chianti Classico prodotti nella Tenuta.

«Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno condiviso con noi questo momento di commemorazione – commenta Tommaso Marrocchesi Marzi“Ricordare ciò che è accaduto non è soltanto un dovere verso la storia, ma un impegno verso le generazioni future: perché il sacrificio di quegli anni continui a ispirare valori di libertà e democrazia».

Fondata nel 1865 e situata nel cuore del Chianti Classico, la Tenuta di Bibbiano è una delle aziende vinicole più antiche della zona. Con i suoi 220 ettari complessivi – di cui 40 coltivati a vigneto biologico – si affaccia sulla Val d’Elsa verso il castello di Monteriggioni, in un’area dove la viticoltura ha radici etrusche. Fin dal principio appartiene alla famiglia Marrocchesi Marzi, che da cinque generazioni porta avanti la tradizione vinicola coniugando rispetto per la natura, innovazione e attenzione alla sostenibilità.

La storia della Tenuta è da sempre intrecciata a quella del suo territorio: a partire proprio da quell’estate del 1944, quando la proprietà, pur essendo teatro di violenti scontri che provocarono enormi danni, riuscì a preservare il cuore della sua identità – le vigne e la terra – che ancora oggi costituiscono la forza di questo vero esempio di resilienza.

La Tenuta di Bibbiano si trova nel territorio del Chianti Classico, nel comune di Castellina in Chianti. Proprietà familiare dal 1865, è oggi condotta da Tommaso Marrocchesi Marzi che ne è la quinta generazione. La missione aziendale è quella di creare vini con uve Sangiovese e altre varietà autoctone, in grado di esaltare il proprio territorio, a partire dai due cru Vigne di Montornello e Vigna del Capannino, con un approccio di sostenibilità ambientale, enologica, economica e territoriale. L’azienda si estende su 220 ettari di proprietà, interamente condotti in agricoltura biologica, 40 dei quali dedicati alla vigna. La produzione è composta da 10 etichette con un volume complessivo di circa 160 mila bottiglie all’anno. Mercati principali, oltre all’Italia, gli Stati Uniti e il Giappone.

nella foto di copertina: da sx Giuseppe Stiaccini, Claudio Biscarini, Tommaso Marrocchesi Marzi, Guillaume Roussor

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