25 Novembre 2025

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Le donne di Castelfiorentino dalla Resistenza al secondo dopoguerra

Le donne di Castelfiorentino dalla Resistenza al secondo dopoguerra

Un progetto sulla storia delle donne di Castelfiorentino dalla Resistenza al secondo dopoguerra. Al termine del quale sarà allestita una mostra fotografica e documentaria, corredata da una rassegna cinematografica che si svolgerà nel mese di marzo 2026, in occasione dell’80° anniversario della “prima volta” in cui le donne ebbero la possibilità di votare in Italia (1946-2026). Sono queste, in sintesi, le principali attività che il Comune ha intenzione di realizzare nei prossimi mesi, per le quali ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Toscana nell’ambito di uno specifico bando finalizzato a promuovere “progetti per la tutela del patrimonio storico, politico e culturale dell'antifascismo e della Resistenza”.

Una storia meno conosciuta, quella delle donne di Castelfiorentino durante la Resistenza: talora marginalizzata da una certa narrazione maschile (anche al ruolo di “staffetta”, non di rado, si è attribuito un valore riduttivo, sottovalutandone i rischi enormi per la loro incolumità), e confinata solo ad alcuni ricordi personali, che peraltro hanno messo in luce il legame tra partecipazione attiva alla lotta antifascista e la successiva presenza nelle istituzioni. Ne sono prova le vicende di Lea Arzilli e Rosa Masini,  componenti dei GAP e poi consigliere comunali  (Lea Arzilli ricoprì anche la carica di assessore) della nuova amministrazione comunale che si insediò  all’indomani delle elezioni amministrative del 10 marzo 1946.

La ricerca  si propone inoltre l’obiettivo di evidenziare il ruolo delle donne nella rinascita delle principali organizzazioni politiche e sociali nel dopoguerra (i partiti in primis, ma anche alcune associazioni, come l’UDI), nonché il loro impegno nella ricostruzione della vita sociale ed economica del paese, che anticipo’ un’emancipazione “di fatto” prima ancora che sul piano dei diritti. Una volta completata la ricerca, come si è detto, sarà allestita una mostra documentaria e fotografica e si svolgerà una rassegna cinematografica incentrata sul ruolo delle donne nel periodo considerato, soffermandosi sull’attività svolta dalle donne durante la lotta di Liberazione, sul loro apporto all’Assemblea Costituente e sulla loro presenza nella cultura e nel costume della società italiana nel secondo dopoguerra

“Siamo felici – osserva l’Assessora con delega alla Memoria, Marta Longaresi – che la Regione Toscana abbia riconosciuto la validità del nostro progetto attraverso questo finanziamento, che ci consente di colmare una lacuna storica e di valorizzare l’apporto delle donne alla lotta di liberazione, nonché il loro contributo alla partecipazione democratica, alla vita associativa e alla ricostruzione economica e produttiva della Comunità di Castelfiorentino nel secondo dopoguerra. Una pagina che in gran parte è ancora da scrivere, e che consente di cogliere modalità entro cui si sarebbero in seguito sviluppate le battaglie per la piena emancipazione  della donna nei decenni successivi”.

Il progetto, ideato e promosso dal Comune di Castelfiorentino, si avvale della collaborazione in veste di partner della Fondazione Teatro del Popolo, ANPI, Circolo del Cinema “Angelo Azzurro”, associazione culturale “La stanza rossa”, DPI CGIL Lega Castelfiorentino, Istituto Comprensivo, Istituto Superiore F. Enriques,

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