07 Ottobre 2025

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Bentornata Margherita! L'abbraccio di Barberino Tavarnelle alla volontaria della Global Sumud Flotilla

Bentornata Margherita! L'abbraccio di Barberino Tavarnelle alla volontaria della Global Sumud Flotilla

Il bentornato della comunità rivolto a Margherita Cioppi, di ritorno dalla complessa missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, è iniziato questa mattina con uno striscione che riporta un ‘grazie’ a caratteri cubitali, vestito dei colori della bandiera italiana, appeso dall’amministrazione comunale sul terrazzo della biblioteca comunale “Ernesto Balducci” di Tavarnelle Val di Pesa, fulcro culturale di piazza Matteotti.

 Ed è proseguito con un abbraccio fisico, emozionante, che ha sancito il rimpatrio della volontaria nel suo paese di origine, Barberino Tavarnelle, accolta in forma istituzionale dal sindaco negli uffici del palazzo comunale, al fianco della mamma Donatella. All’incontro hanno preso parte il sindaco, l’assessore alla Pace e il presidente del Consiglio comunale e il capogruppo di opposizione.

La trentatreenne Margherita Cioppi, partita a bordo dell’imbarcazione Karma, una barca di 44 piedi, diretta in Palestina per portare aiuti umanitari, è rientrata in Italia dopo essere stata intercettata nelle acque internazionali, insieme ai compagni di viaggio, nonché membri di equipaggio, a 60 miglia dalla costa palestinese, arrestata e conseguentemente espulsa dal governo israeliano. Una spedizione umanitaria che l’attivista marinaia ha descritto nei suoi momenti salienti ai rappresentanti istituzionali.

Il sindaco ha espresso un profondo ringraziamento a Margherita Cioppi. Il primo cittadino ha tenuto ad evidenziare che tutta la comunità di Barberino Tavarnelle è orgogliosa della scelta che Margherita ha intrapreso e testimoniato non solo con le parole ma con le azioni, una missione rischiosa che ha avuto un importantissimo valore umanitario, salutarla con un abbraccio pieno di affetto e stima è stato il modo migliore per dirle grazie, unirsi ai suoi valori e ad una battaglia di diritti e civiltà che fortunatamente sta diventando sempre più collettiva, una causa comune alla quale ci uniamo con profonda e ferma convinzione.

“Io rifarei tutto quello che ho fatto  - ha rimarcato Margherita – sono felice di essere qui e di aver rivisto i miei genitori, i miei familiari, gli amici, la mia comunità, ho avuto paura certamente ma io da sempre nutro timori quando navigo perché il mare è una forza imprevedibile, quanto al resto è stata un’esperienza importantissima, una delle più rilevanti della mia vita, e pur sapendo di rischiare la vita, ho sentito il dovere e la responsabilità di attivarsi concretamente, un dato positivo di tutta questa vicenda è l’annullamento del bisogno individuale, dell’identità singola per realizzare un pensiero plurale, una mobilitazione solidale, il sentimento nobile, forte, consapevole, deciso ad unire le forze, gli ideali per sostenere i più deboli, la popolazione di Gaza, occupata, martoriata, che vive o meglio sopravvive sotto la continua minaccia di morte. La volontà di costruire la pace si esprime con i fatti e gli atti concreti. Io rifarei tutto”.

 

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