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Lo scrittore umiliato: “Wilde come se” di Roberto Ippolito a Pienza nella Chiesa di San Carlo Borromeo

Lo scrittore umiliato: “Wilde come se” di Roberto Ippolito a Pienza nella Chiesa di San Carlo Borromeo

Un luogo sacro del Seicento per una doppia storia non conosciuta dell’Ottocento. San Carlo Borromeo con la preziosa Madonna col Bambino del Rustichino, riaperta al pubblico da dieci mesi a Pienza patrimonio Unesco, fa da teatro alla presentazione di Roberto Ippolito autore del romanzo “Wilde come se” pubblicato da Sem Feltrinelli. L’evento si svolge alle 16.45 di sabato 8 novembre 2025, a ingresso libero in Piazza San Carlo 1, nell’ambito dell’edizione Off dell’Emporio Letterario di Pienza, di cui è direttore artistico Giorgio Nisini, scrittore e docente di letteratura italiana moderna. L’autore dialoga con Giulia Marziali, responsabile del programma del Festival e collaboratrice del quotidiano “la Repubblica”.

I due protagonisti di “Wilde come se” sono lo scrittore di successo Oscar Wilde e il soldato omicida divorato dalla gelosia Charles Thomas Wooldridge, raccontati come mai prima, grazie ad anni di ricerche in tutte le direzioni, in particolare sui giornali del diciannovesimo secolo. Infatti ogni parola del libro, come si legge nel risvolto, “deriva dalla documentazione raccolta”. Pertanto: “Nessuna fantasia. Purtroppo”. Il precedente titolo di Roberto Ippolito è “Delitto Neruda” (Chiarelettere) che ha rivelato la morte non naturale del poeta cileno premio Nobel.

All’Emporio Letterario, con la guida di Giorgio Nisini, partecipano anche Antonio Polito (in dialogo con Giorgio Renzetti), Sandra Petrignani (con lo stesso Nisini), Julia Deck (con Pablo Maurette), Riccardo Iacona (con Renzetti). In programma anche l’omaggio a Leone Piccioni, nel centenario della nascita, con Mario Fortunato e Hans Michael Hohenegger.

La conversazione di Roberto Ippolito con Giulia Marziali ha come scenario la fine dell’era vittoriana. Charles Thomas Wooldridge realizza il sogno di entrare nei Blues, le guardie reali di Buckingham Palace e Windsor, e poi di sposarsi benché non autorizzato dai superiori. Intanto, con le sue commedie e il fascino personale, Oscar Wilde compie una cavalcata vincente nella scena culturale. Ma è un bersaglio dei conservatori e dei benpensanti nell’Inghilterra di fine Ottocento.

I due destini, ricostruiti nel romanzo “Wilde come se” presentato a Pienza, celebre come “città ideale”, sono lontani. E lo saranno le loro tragedie. Charles è ossessionato dallo spettro del tradimento: uccide ferocemente la moglie ed è condannato a morte. Oscar è perseguitato da un marchese timoroso per l’avvio del figlio all’omosessualità. Processato, è accusato di immoralità addirittura per la condotta del suo personaggio di fantasia, Dorian Gray. Subisce due anni di devastanti lavori forzati per “grave indecenza”.

Il potere schiaccia il poeta, in una storia in cui entrano anche George Bernard Shaw, William Butler Yeats, Arthur Conan Doyle, Émile Zola, André Gide e Henri de Toulouse-Lautrec. I due protagonisti finiscono a Reading Gaol, la prigione che porta alla pazzia per l’isolamento dei detenuti. Due uomini reietti, spinti fuori dal cuore del mondo, che si incrociano come due navi ormai spacciate mentre attraversano una tempesta: Oscar vede così sé stesso e il soldato in blu.

Incamera il dolore dell’altro. Annientato dall’umiliazione pubblica, ha però la forza di comporre “La ballata del carcere di Reading”, versi struggenti e disperati sulla crudeltà della giustizia che uccide e sui soprusi fra le sbarre. Sulla quarta di copertina c’è questa citazione: “Quel tale deve oscillare”. Oscar Wilde è sconvolto dalla rivelazione che il suo compagno di cella a Reading Gaol sarà impiccato.

Nella copertina concepita dall’artista Stefano Cumia il volto di Wilde è deturpato in analogia alle azioni avvenute realmente tese a cancellare la sua stessa esistenza.

Roberto Ippolito è scrittore, giornalista e organizzatore culturale. In precedenza ha firmato libri d’inchiesta sulla legalità e la cultura, come “Ignoranti” e “Abusivi” (Chiarelettere) o “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani). È ideatore di eventi che portano la cultura tra la gente nei luoghi più vari. Ha lavorato per “La Stampa” e, con incarichi direttivi, per il Festival dell’economia di Trento, la Confindustria e la Luiss dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.

L’Emporio Letterario di Pienza è organizzato dall’Associazione culturale Compagnia del teatro-Caffeina eventi, in collaborazione con il Comune di Pienza e con il sostegno di Gruppo Distribuzione, Lactalis Italia, Hotel La Posta e Tenuta Santo Pietro. I partner sono: Conservatorio S. Carlo Borromeo, Oliviera Camere, CentroAuto. L’edizione Off dell’8 novembre fa parte del programma di Valdichiana 2025, Capitale toscana della cultura.

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