25 Novembre 2025

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Coraggio e altruismo: la storia di Tiago, poggibonsese, che ha partecipato alla terapia sperimentale del Meyer contro il diabete

Coraggio e altruismo: la storia di Tiago, poggibonsese, che ha partecipato alla terapia sperimentale del Meyer contro il diabete

Tiago, quasi 14 anni, di Poggibonsi, non si sente un supereroe. Eppure la sua scelta coraggiosa lo rende speciale. Ha partecipato a una sperimentazione dell’Ospedale Meyer di Firenze per una nuova terapia in grado di ritardare l’esordio del diabete, contribuendo così alla ricerca e aprendo una strada importante per tanti altri bambini e adolescenti.

«Non mi sento un supereroe, però so che è stata una cosa importante per la scienza e per gli altri che lo faranno», racconta Tiago, sottolineando anche la vicinanza dei suoi amici: «Si sono preoccupati per me, mi hanno chiesto come stavo».

La storia è stata resa pubblica dallo stesso ospedale Meyer con una serie di slide pubblicate su Facebook per la Giornata Mondiale del Diabete, il 14 novembre, all'interno del mese dedicato alla prevenzione e alla sensibilizzazione.

Il Meyer traccia così il ritratto di Tiago: «13 anni e mezzo, un sorriso che non passa inosservato. Ama il calcio, il nuoto e se la cava molto bene anche a scuola, soprattutto nelle materie scientifiche». Lo scorso febbraio i medici gli comunicano un rischio concreto di sviluppare il diabete. Da qui la proposta: essere tra i primi pazienti in Italia a testare una terapia sperimentale che consente di ritardare l’insorgenza della malattia.

La famiglia accetta. A giugno Tiago inizia il trattamento presso il Centro di Diabetologia del Meyer dove resta ricoverato per 15 giorni con un infermiere e un ricercatore dedicati al monitoraggio costante. Tutto si conclude positivamente: oggi è tornato a casa, ai suoi amici e alle sue passioni, con un’esperienza che porterà sempre con sé.

La sua è una storia di coraggio e speranza, come sottolinea il dottor Lorenzo Lenzi, responsabile del reparto di Diabetologia del Meyer: «Da noi arrivano pazienti da tutta Italia. Al Meyer proviamo a curare anche le paure: offriamo un’accoglienza che va oltre la terapia e che si prende cura anche delle emozioni».

 

Chi desidera sostenere le attività di ricerca del Meyer può contribuire con una donazione regolare: donazioni.fondazionemeyer.it

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