08 Dicembre 2025

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Blitz dei carabinieri: due arresti per truffa aggravata a Gaiole in Chianti

Blitz dei carabinieri: due arresti per truffa aggravata a Gaiole in Chianti

Un'operazione lampo del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siena ha portato all'arresto in flagranza di reato di due uomini, entrambi residenti nella provincia di Napoli, accusati di aver perpetrato una truffa ai danni di una 81enne di Gaiole in Chianti. La tecnica utilizzata, nota come la "truffa dell’incidente stradale", è una delle più subdole e mira specificamente a colpire le persone anziane.

Il modus operandi della truffa: falsi carabinieri e pressione emotiva

La truffa segue uno schema ben preciso, ampiamente riscontrato sia nella provincia senese che sul territorio nazionale.

La telefonata d'allarme: Un malintenzionato, spesso spacciandosi per un Carabiniere , contatta la vittima (generalmente anziana) comunicando che un suo familiare è stato coinvolto in un grave incidente stradale o in un reato.

La richiesta di cauzione: Per risolvere la questione legale e liberare il parente, il truffatore richiede una somma di denaro o dei preziosi a titolo di cauzione, annunciando l'invio di un finto "perito" o di un sedicente "Carabiniere/avvocato" per il prelievo.

È esattamente ciò che è accaduto maretedì mattina (25 novembre): i due delinquenti sono riusciti a farsi consegnare circa 500 euro in contanti e monili in oro per un valore complessivo di 15mila.

L'intervento risolutivo e il recupero della refurtiva

Grazie ad alcune segnalazioni telefoniche giunte alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Siena, i militari del Nucleo Investigativo sono riusciti a intercettare l'autovettura con a bordo i due malfattori subito dopo la consumazione del reato. L'intera refurtiva è stata recuperata e sequestrata, in attesa di essere restituita all'anziana vittima.

I due arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Siena, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

Attenzione: come difendersi dai falsi carabinieri, avvocati o tecnici 

I carabinieri mettono in guardia la cittadinanza, specialmente la popolazione più anziana, sulle tecniche sempre più diffuse di questi raggiri.

Regola fondamentale: I Carabinieri e nessun vero tecnico (di luce, acqua, gas) chiederanno mai soldi o preziosi per risolvere problemi legali o familiari né per effettuare verifiche su contatori.

Mantenere la calma: Se si riceve una telefonata sospetta, non farsi prendere dal panico e non cedere alla pressione emotiva.

Verificare immediatamente: Contattare un parente o un amico fidato per verificare la situazione.

Chiamare il 112: Spiegare l’accaduto immediatamente al Numero Unico per le Emergenze.

Non aprire la porta: Non aprire la porta a sconosciuti, anche se si dichiarano Carabinieri o pubblici ufficiali.

Ricordiamo che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino alla sentenza definitiva. 

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