Arrestato 52enne di Calenzano per violenza sessuale su una ragazzina e stalking in almeno tre episodi
Un’operazione congiunta dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Crotone insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Firenze ha portato all’esecuzione, il 15 dicembre, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 52 anni residente a Calenzano. È ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata su una minore di 14 anni e di atti persecutori.
La misura cautelare è stata emessa dal Tribunale di Crotone — Ufficio Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal Procuratore Capo Domenico Guarascio, nell’ambito di indagini coordinate dall’autorità giudiziaria calabrese.
Indagini e ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli episodi contestati sarebbero almeno tre e si sarebbero verificati in momenti e contesti diversi tra agosto 2024 e maggio 2025. Il primo episodio durante una vacanza in provincia di Crotone, dove la ragazzina si trovava con la famiglia. Il secondo e terzo episodio, sempre ai danni della stessa ragazza minorenne, ma a Calenzano.
Parallelamente, l’indagato è accusato di aver posto in essere atti persecutori continuativi nei confronti della giovane, fatti che si sarebbero protratti dal 2024 fino al settembre 2025, tanto da creare nella vittima un perdurante stato di timore e ansia.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato condotto in carcere e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa delle fasi successive del procedimento penale.
La tutela della vittima e il quadro giudiziario
Il caso rimane sotto stretto riserbo investigativo, con gli inquirenti che proseguono le attività per accertare ulteriori elementi e dettagli utili alle indagini. La gravità dei reati contestati, in particolare per le condizioni di vulnerabilità della vittima, minorenne, ha reso necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere, al fine di evitare il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
L’episodio si inserisce nel più ampio contesto delle attività dell’Arma dei Carabinieri volte al contrasto dei reati sessuali e persecutori, con particolare attenzione alla protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione.
