30 Dicembre 2025

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Da Siena al mondo, la forza della rete dei Conservatori toscani

Da Siena al mondo, la forza della rete dei Conservatori toscani

Un progetto internazionale cresciuto nel tempo, capace di affermarsi come modello di alta formazione musicale e di cooperazione tra istituzioni: è questo il risultato del percorso guidato dal Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena che ha visto protagonista l’Orchestra Toscana dei Conservatori insieme al Dartmouth College (New Hampshire, USA). Un’esperienza artistica e umana di alto profilo resa possibile dal contributo della Regione Toscana, che ha sostenuto il percorso avviato nel 2018 dal Conservatorio senese, e dal contributo del Hopkins Center of arts di Dartmouth.

Un percorso artistico e umano di grande valore

Il progetto ha coinvolto i Conservatori “Luigi Cherubini” di Firenze, “Pietro Mascagni” di Livorno, “Luigi Boccherini” di Lucca e il “Rinaldo Franci” di Siena, dando vita a un’orchestra sinfonica di 90 elementi composta da 51 studenti toscani e 39 studenti del Dartmouth College. Le prove si sono svolte dal 9 al 12 dicembre a Firenze, seguite da una tournée di quattro concerti nelle città dei Conservatori: Livorno, Lucca, Firenze e Siena, con un’ampia partecipazione di pubblico e un forte riscontro culturale. Il repertorio, interamente dedicato a Gustav Mahler, ha rappresentato un banco di prova di raro livello per giovani musicisti in formazione, affrontato sotto la direzione del Maestro Filippo Ciabatti, direttore dei programmi orchestrali e corali del Dartmouth College. La presenza del mezzosoprano Antoinette Dennefeld ha arricchito ulteriormente il valore artistico dell’esperienza.

La musica elemento di unione tra istituzioni e Conservatori

 Oltre alla dimensione musicale, il progetto ha rafforzato la sinergia tra i Conservatori toscani, confermando l’efficacia di un modello basato sulla cooperazione e sulla progettualità condivisa. L’iniziativa ha inoltre assunto una chiara valenza culturale, favorendo uno scambio autentico tra giovani musicisti di Paesi diversi e promuovendo la musica come linguaggio universale. Un percorso reso possibile da un solido lavoro istituzionale e da un sostegno costante che ha accompagnato ogni fase dell’iniziativa, dalla progettazione alla realizzazione, contribuendo a creare le condizioni per una collaborazione strutturata e duratura.

“Questo progetto  - afferma Anna Carli, presidente del Conservatorio Rinaldo Franci - dimostra quanto la collaborazione tra istituzioni possa generare risultati concreti e di alto profilo. La sinergia tra i Conservatori toscani e il Dartmouth College si è sviluppata in un contesto che ha saputo favorire dialogo, continuità e visione. Il contributo della Regione Toscana e del Presidente Eugenio Giani che hanno accompagnato questo percorso è stato determinante nel trasformare un’idea condivisa in un’esperienza reale, capace di guardare al futuro della formazione musicale”.

 

“Dal punto di vista artistico e formativo – sottolinea Carlomoreno Volpini, direttore del Conservatorio Rinaldo Franci -  l’esperienza mahleriana ha offerto agli studenti un’occasione irripetibile. Affrontare un repertorio di tale complessità, con un organico internazionale, significa crescere come musicisti e come persone. Progetti di questo livello sono possibili solo grazie a una visione comune, alla capacità di fare rete e a una progettualità che supera i confini del singolo istituto”.

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