Un progetto internazionale cresciuto nel tempo, capace di affermarsi come modello di alta formazione musicale e di cooperazione tra istituzioni: è questo il risultato del percorso guidato dal Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena che ha visto protagonista l’Orchestra Toscana dei Conservatori insieme al Dartmouth College (New Hampshire, USA). Un’esperienza artistica e umana di alto profilo resa possibile dal contributo della Regione Toscana, che ha sostenuto il percorso avviato nel 2018 dal Conservatorio senese, e dal contributo del Hopkins Center of arts di Dartmouth.
Un percorso artistico e umano di grande valore
Il progetto ha coinvolto i Conservatori “Luigi Cherubini” di Firenze, “Pietro Mascagni” di Livorno, “Luigi Boccherini” di Lucca e il “Rinaldo Franci” di Siena, dando vita a un’orchestra sinfonica di 90 elementi composta da 51 studenti toscani e 39 studenti del Dartmouth College. Le prove si sono svolte dal 9 al 12 dicembre a Firenze, seguite da una tournée di quattro concerti nelle città dei Conservatori: Livorno, Lucca, Firenze e Siena, con un’ampia partecipazione di pubblico e un forte riscontro culturale. Il repertorio, interamente dedicato a Gustav Mahler, ha rappresentato un banco di prova di raro livello per giovani musicisti in formazione, affrontato sotto la direzione del Maestro Filippo Ciabatti, direttore dei programmi orchestrali e corali del Dartmouth College. La presenza del mezzosoprano Antoinette Dennefeld ha arricchito ulteriormente il valore artistico dell’esperienza.
La musica elemento di unione tra istituzioni e Conservatori
Oltre alla dimensione musicale, il progetto ha rafforzato la sinergia tra i Conservatori toscani, confermando l’efficacia di un modello basato sulla cooperazione e sulla progettualità condivisa. L’iniziativa ha inoltre assunto una chiara valenza culturale, favorendo uno scambio autentico tra giovani musicisti di Paesi diversi e promuovendo la musica come linguaggio universale. Un percorso reso possibile da un solido lavoro istituzionale e da un sostegno costante che ha accompagnato ogni fase dell’iniziativa, dalla progettazione alla realizzazione, contribuendo a creare le condizioni per una collaborazione strutturata e duratura.
“Questo progetto - afferma Anna Carli, presidente del Conservatorio Rinaldo Franci - dimostra quanto la collaborazione tra istituzioni possa generare risultati concreti e di alto profilo. La sinergia tra i Conservatori toscani e il Dartmouth College si è sviluppata in un contesto che ha saputo favorire dialogo, continuità e visione. Il contributo della Regione Toscana e del Presidente Eugenio Giani che hanno accompagnato questo percorso è stato determinante nel trasformare un’idea condivisa in un’esperienza reale, capace di guardare al futuro della formazione musicale”.
“Dal punto di vista artistico e formativo – sottolinea Carlomoreno Volpini, direttore del Conservatorio Rinaldo Franci - l’esperienza mahleriana ha offerto agli studenti un’occasione irripetibile. Affrontare un repertorio di tale complessità, con un organico internazionale, significa crescere come musicisti e come persone. Progetti di questo livello sono possibili solo grazie a una visione comune, alla capacità di fare rete e a una progettualità che supera i confini del singolo istituto”.
