L'ospite che distrusse la borghesia: al cinema Garibaldi "Teorema" di PPP -Trailer
Teorema di Pier Paolo Pasolini, uscito nel 1968, è un'opera radicale, provocatoria e di rara bellezza formale, che utilizza una trama apparentemente semplice per veicolare un'analisi feroce e simbolica della società borghese italiana del tempo.
La premessa è essenziale e quasi astratta: una ricca famiglia milanese (padre industriale, madre frustrata, figlio e figlia inetti e una domestica contadina) riceve la visita di un misterioso "Ospite" (interpretato dall'etereo Terence Stamp). L'Ospite, di una bellezza apollinea, instaura una relazione erotica e spirituale con ciascun membro della famiglia, inclusa la domestica.
La sua presenza agisce come un catalizzatore, un agente rivelatore che espone la profonda vacuità esistenziale e la repressione di tutti i personaggi. L'ospite scompare con la stessa misteriosa subitaneità con cui è arrivato, lasciando dietro di sé il caos.
La seconda parte del film è il "risultato" del teorema: la disintegrazione dei borghesi di fronte al vuoto lasciato dall'esperienza del sacro o dell'assoluto.
Il Padre (l'industriale) si spoglia dei suoi abiti, regala la fabbrica agli operai e si ritrova nudo e urlante nel deserto, allegoria della sua perdita di identità e ruolo nel sistema capitalista.
La Madre si concede a incontri sessuali promiscui e fugaci nel tentativo di recuperare la sensazione provata. Il Figlio si dedica all'arte, ma è un'arte nichilista e priva di vera creatività. La Figlia cade in uno stato catatonico e poi in una paralisi.
Solo la Domestica, Emilia (interpretata dalla magnifica Laura Betti, che vinse la Coppa Volpi), trova un cammino di purificazione: torna al suo villaggio d'origine, compie gesti di auto-sacrificio e ascende a una sorta di santità contadina, simboleggiando la possibilità di salvezza e di contatto col sacro nel mondo arcaico e non ancora corrotto dal capitalismo.
Pasolini utilizza uno stile asciutto, quasi brechtiano, con inquadrature fisse e lunghi silenzi, spesso interrotti dalla musica disturbante ed evocativa di Ennio Morricone. La figura dell'Ospite è stata interpretata in modi diversi: come un angelo, un demonio, una figura cristica, o semplicemente la personificazione della pulsione erotica e della verità non mediata. In ogni caso, è un'entità messianica e devastatrice che smaschera l'ipocrisia borghese.
Teorema in Versione Restaurata
Per chi desidera riscoprire o vedere per la prima volta questo film essenziale nella sua versione restaurata, l'appuntamento è al Cinema Garibaldi di Poggibonsi.
