“Non c’è dubbio che la Legge Elettorale Toscana vada cambiata, ma chi ha il potere di cambiarla non ha nessun interesse ad intervenire” La critica sollevata da Ridi Andrea esponente civico Certaldese. Sono settimane che in Val D’Elsa sentiamo parlare di mancata rappresentanza in riferimento alla composizione della Giunta Giani Bis; ma questo non è assolutamente vero, la nostra circoscrizione (FI - 3) è rappresentata in quota PD dalla Consigliera Regionale Brenda Barnini, così come prevede la legge, quello che le Segreterie PD reclamano non è rappresentanza, ma poltrone!
Come disse il Sommo Poeta, “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”, fu proprio il PD infatti ad introdurre questa legge nel 2014 scontentando, tra i tanti, anche molti dirigenti del Partito di Governo.
Che la tornata elettorale non fosse, quest’anno più di altre volte, troppo orientata all’esercizio Democratico, lo avevamo già intuito lo scorso 13 agosto, quando sono state indette le elezioni in un periodo troppo stretto ed a ridosso della pausa estiva, condizioni che non hanno consentito a forze indipendenti, come “L’Altra Toscana” di competere, dovendo, contrariamente ai Partiti già rappresentati in Consiglio Regionale, raccogliere le firme sotto l’ombrellone.
Questo non è bastato, in barba ai principi democratici il PD ha optato per il listino bloccato imponendo i nomi ed inibendo il peso delle preferenze, decidendo di fatto la composizione del Consiglio, già prima di andare al voto. Questo triste teatrino si è poi concluso con pesanti critiche da parte di alcune segreterie di Partito, tra cui il PD Empolese, (ma anche Siena e Prato) che accusano Giani di aver costituito “una giunta di pochi eletti e molti nominati, frutto di un metodo verticistico e non basato sul consenso e sulla rappresentanza territoriale”.
Sul tema della rappresentanza – Conclude Ridi – dobbiamo invece dare sostegno ed esprimere vicinanza ad Antonella Bundu, unica vera esclusa dal Consiglio Regionale, il rischio infatti è che 72.321 persone (oltre il 5% dei votanti) restino senza una rappresentanza a causa di quelle norme che hanno compromesso l’effettività del voto, piegando la democrazia con il pretesto della “governabilità”.
In un contesto in cui la partecipazione è in calo, è fondamentale che ogni voto abbia lo stesso peso, anzi, dovremmo mettere in discussione le soglie di sbarramento ed immaginare metodi per esprimere il voto al passo con i tempi, come è avvenuto in Svizzera.
La battaglia per la modifica della legge elettorale è e resta, una priorità per il civismo Toscano, sono infatti tante le iniziative organizzate sul territorio per sensibilizzare la cittadinanza su questo importante tema.
Comunicato stampa di Andrea Ridi
