30 Ottobre 2025

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"Cinque Secondi", quando il silenzio incontra una nuova vita

"Cinque Secondi", quando il silenzio incontra una nuova vita

Il film "Cinque Secondi" si addentra nelle pieghe della colpa e della solitudine attraverso la figura di Adriano Sereni, un ex avvocato di successo la cui esistenza è stata irrimediabilmente spezzata da un evento tragico. Non c'è una narrazione immediata degli antefatti, ma ci immerge fin da subito nella vita attuale di Adriano, un'esistenza reclusa e auto-imposta all'interno di un'ex scuderia in Toscana.

 

L'esilio volontario e il peso della colpa

Adriano vive in un disordine fisico ed emotivo palpabile: il rifiuto di far entrare chiunque in casa (dall'idraulico al postino con raccomandate giudiziarie) e la sua alimentazione fatta di scatolette sono manifestazioni esteriori di una ferita interiore che lo ha paralizzato. La sua trascuratezza igienica, come sottolinea con affetto brusco l'ex socia e amica Giuliana Marziali, è il sintomo di un uomo che ha smesso di prendersi cura di sé e di credere nella possibilità di un futuro.

Il tentativo di Giuliana di riportarlo in tribunale funge da leva, ma il vero motore del suo (minimo) movimento è la flebile speranza di incrociare lo sguardo del figlio Matteo, con cui il contatto si è ridotto a messaggi quotidiani senza risposta, simbolo di un legame spezzato.

 

L'irruzione della vita

L'isolamento di Adriano viene bruscamente interrotto dall'arrivo di un gruppo di giovani idealisti che si stabilisce nella villa abbandonata di fronte alle sue scuderie. Loro, guidati dalla risoluta Matilde, non sono vandali, ma vogliono ridare vita alla terra piantando viti e facendo il vino. Questo contrasto tra l'inerzia autodistruttiva di Adriano e l'energia vitale, caotica e rumorosa dei ragazzi, è il perno centrale della narrazione.

L'ostilità iniziale di Adriano, infastidito dal chiasso e dall'intrusione nel suo rifugio di dolore, cede lentamente il passo a una strana forma di osservazione e, infine, a una inaspettata alleanza. Il percorso di redenzione di Adriano passa proprio attraverso la figura di Matilde, che incarna la forza della nuova generazione e la ciclicità della vita con la sua determinazione e, in un momento cruciale, la sua gravidanza.

La rinascita 

Il film utilizza il confronto tra l'avvocato che ha perso la sua battaglia personale (e che deve affrontare la giustizia per la sua tragedia passata) e la nuova comunità che coltiva la terra abbandonata come una potente metafora di rinascita. La terra, come Adriano, è un luogo che necessita di cura, sforzo e pazienza per tornare a produrre frutti.

"Cinque Secondi" è un'opera che naviga tra il dramma intimo della colpa paterna e la speranza offerta dal confronto generazionale e dalla natura. Sottolinea come, a volte, basti un brevissimo istante – "cinque secondi" – per cambiare irreversibilmente una vita, ma anche come l'accettazione del proprio fallimento e la cura verso un altro essere vivente possano aprire la strada verso una luce, non consolatoria, ma possibile.

 

Paolo Virzì si conferma maestro nel raccontare l'umanità imperfetta, ponendo al centro della narrazione un uomo in crisi, l'avvocato Adriano Sereni. Il regista è abilissimo nel mescolare l'amara ironia (presente soprattutto nelle interazioni tra Adriano e l'amica Giuliana) con un dramma profondo. La sua regia non giudica, ma osserva con empatia la fragilità del protagonista e la sua incapacità di affrontare la colpa che lo ha travolto.

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