È morto a 89 anni Robert Redford. L’attore e regista se ne è andato nel sonno nella sua casa nello Utah. A darne notizia è il New York Times, riportando un comunicato di Cindi Berger, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria Rogers & Cowan PMK.
Icona di Hollywood, Redford ha segnato la storia del cinema con film come “Tutti gli uomini del presidente”, “A piedi nudi nel parco”, “I tre giorni del Condor”, “La mia Africa”. Negli ultimi anni le apparizioni erano state sempre meno, l’ultima in “Avengers: Endgame”, il film Marvel che lo ha visto nel ruolo del segretario Alexander Pierce. Tra i film in carriera anche “Proposta indecente”, “Il Grande Gatsby”, “Il Cavaliere Elettrico”. Il debutto, invece, era avvenuto nei primi Anni 60. Due gli Oscar ricevuti: uno nel 1981 nella categoria Miglior regista per “Gente comune”, il secondo nel 2002 alla carriera.
L’amore per il cinema ha, inoltre, fatto nascere, nel 1981, del Sundance Institute. Redford fonda l’organizzazione non-profit con sede a Park City, Utah, per supportare il lavoro dei cineasti indipendenti, con sovvenzioni agli aspiranti professionisti del cinema . All’istituto è legato il Sundance Film Festival.
Redford lascia la moglie Sibylle Szaggars, artista tedesca di 20 anni più giovane sposata nel 2009. Nel 1958 il primo matrimonio con Lola Van Wagenen, dalla quale ha 3 figli: Scott (1959), che muore due mesi dopo per una sindrome letale infantile, Shauna (1960) e James (1962), quest’ultimo stroncato da un tumore nel 2020. La terza figlia, Amy, nasce nel 1970. Il divorzio arriva nel 1985.
Fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it