Facciamo chiarezza su un punto, prima di tutto. Noi siamo l’opposizione e non abbiamo né la forza né l’intenzione di boicottare alcun progetto ideato dalla maggioranza. Le accuse di boicottaggio sono quindi del tutto fuori luogo, oltre che offensive. Speriamo che le affermazioni della maggioranza non servano a mettere le mani avanti per trovare un capro espiatorio nel caso non si raggiunga l’obiettivo sperato. Crediamo che le cittadine e i cittadini sappiano benissimo che l’opposizione non può avere la forza di far cadere un progetto della maggioranza.

Noi in ogni caso non abbiamo alcuna intenzione di essere strumentalizzati sulla candidatura a Capitale della Cultura. La nostra disponibilità a collaborare c’è sempre stata, ma è alla maggioranza che spetta attivarla.

Evidentemente, dato il percorso che è stato scelto, non c’è stata fin da subito alcuna intenzione di coinvolgere fattivamente il centrosinistra nel progetto candidatura.

Lo vediamo ancor più dalle ulteriori critiche che vengono ribadite rispetto alla nostra presunta concezione elitaria di ciò che è cultura.

Ci piacerebbe invece sapere quale sia il concetto di cultura di chi oggi governa Colle di Val d’Elsa. Vediamo che tutto finisce nel calderone della candidatura, dal liscio, alla partita di basket, al Giubileo, ma in realtà ci sfugge quale sia la linea tracciata per questo progetto.

Nonostante tutto c’è qualcosa che ci preoccupa ancor di più, ed è il fatto che dalla maggioranza si faccia una lettura artefatta degli eventi, così da lanciare verso di noi accuse del tutto false.

Il consigliere Cavalieri ha già risposto pubblicamente, ma è bene ribadire. È assolutamente falso che dalla maggioranza sia stata chiesta la convocazione della Commissione Cultura e che il presidente Cavalieri non abbia dato ascolto. 

In merito alla nostra richiesta, respinta, della rendicontazione immediata delle spese, la maggioranza ci chiede addirittura una rettifica. Del tutto inutile, dato che i fatti, come il filmato del consiglio dimostra, sono andati esattamente così. 

 

Ci viene contestato di aver criticato l’idea di mettere una statua di San Giovanni Bosco davanti alla sede dei Salesiani. In realtà abbiamo semplicemente osservato che l’investimento economico sarebbe stato più proficuo se destinato a iniziative a favore dei giovani, mettendo così in pratica il chiaro messaggio di Don Bosco.

 

Dal momento che i nostri argomenti si basano su affermazioni e fatti ben conosciuti dalla maggioranza, ci chiediamo il perché di tanta acrimonia nei nostri confronti. D’altra parte noi sul voto alla candidatura ci siamo astenuti, lasciando il timone agli ideatori del progetto, come è giusto che sia, ma allo stesso tempo dichiarando la nostra disponibilità a collaborare.

Che cosa è cambiato nel frattempo?

Forse il termine per la consegna del dossier di candidatura si sta avvicinando troppo in fretta e le promesse elettorali sono ancora troppo lontane dalla loro concretizzazione?  

Chissà, ci chiediamo, come verranno inserite nel documento le questioni legate all'ascensore Baluardo, al Teatro dei Varii, al Museo Archeologico, ai Consigli di Frazione e di Quartiere o alle parti della città meno fotografate. 

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