I 30 anni dello stabilimento Carapelli: oltre 100 i milioni di litri di olio in un anno
Tutta la Toscana e l'eccellenza olearia hanno celebrato questa mattina un traguardo significativo: il 30° anniversario dello stabilimento di Carapelli Firenze a Barberino Tavarnelle. L'evento, tenutosi alla presenza delle massime autorità locali e regionali, ha messo in luce il ruolo storico e l'impatto economico dell'azienda, pioniera nell'introdurre l'olio extra vergine confezionato sugli scaffali e ora riferimento globale con una capacità produttiva di oltre 100 milioni di litri l'anno.
Un ponte tra tradizione e futuro digitale
Fondata nel 1893, Carapelli Firenze si conferma un pilastro del territorio toscano. Lo stabilimento di Tavarnelle è oggi un modello di modernità: completamente digitalizzato, con avanzate tecnologie di gestione e conservazione, gestisce otto linee di confezionamento e spedisce il 60% della sua produzione verso l'export, con destinazioni chiave come Europa, USA e Canada. Il restante 40% serve il mercato italiano.
Bruno Seabra, General Manager di Carapelli Firenze, ha aperto le celebrazioni definendo l'anniversario non solo un orgoglio, ma anche una "responsabilità verso il futuro: della comunità, della categoria olio, del marchio e del consumatore". Ha inoltre ribadito il forte impegno aziendale verso la ricerca, l'innovazione e la valorizzazione della filiera italiana.
Riconoscimento istituzionale: ambasciatori della toscananità
La rilevanza di Carapelli come motore economico e sociale è stata ampiamente riconosciuta dalle istituzioni. Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato il ruolo dell'azienda come "ambasciatori della toscanità nel mondo", riconoscendo che Carapelli ha dato "ancora più forza e capacità di diffusione ad un prodotto iconico che ci rappresenta". L'impianto trentennale di Tavarnelle è la prova tangibile della "ricerca costante di innovazione, qualità ed occupazione".
Territorio e impresa: l’alleanza vincente per la sostenibilità
Il momento centrale della giornata è stata la tavola rotonda dal titolo “Territorio e impresa: l'alleanza vincente”. Il dibattito ha toccato temi cruciali, dall'importanza dello sviluppo dei talenti e delle professionalità nel settore, come evidenziato da Silvia Donnini (Legal, HR e Relazioni Istituzionali) – che ha celebrato i suoi 30 anni di carriera contestualmente all'anniversario dello stabilimento – fino al valore degli accordi di filiera. La Donnini ha espresso orgoglio per il 40% di donne impiegate in azienda.
La discussione ha poi virato verso la sostenibilità e la valorizzazione dell'olio 100% italiano, grazie alla partnership di lunga data con la filiera. I Presidenti di Confagricoltura Toscana, Carlo Bartolini Baldelli, e di CIA Toscana Centro, Sandro Orlandini, hanno elogiato il dialogo costruttivo con Carapelli.
A ulteriore conferma dell'impegno ecologico, Daniele Lucchetti di Bureau Veritas ha ricordato che lo stabilimento di Carapelli è stato il primo in Italia a ottenere la certificazione “zero rifiuti” per il terzo anno consecutivo, con oltre il 95% dei rifiuti reimmesso nel ciclo di riciclo.
L'evento, che ha visto la partecipazione anche di figure di rilievo come Stefania Saccardi e Dario Nardella, si è concluso con l'intervento di Cristóbal Valdés, CEO del gruppo Deoleo, che ha ribadito la centralità strategica di Carapelli Firenze nei piani di espansione globale del gruppo.
