Diamonds Discoclub apre tra Barberino e Poggibonsi: intervista a Fabrizio Romano
di Lorenzo Castelli
La scorsa settimana abbiamo raccontato in anteprima l’imminente apertura di una nuova realtà, una grande novità nella movida Valdelsana: il Diamonds Discoclub. Una discoteca e non solo, situata sul confine tra il Comune di Barberino Tavarnelle e quello di Poggibonsi. Abbiamo intervistato Fabrizio Romano, il titolare dell’attività, che ci ha svelato alcuni retroscena su questo progetto pronto a decollare. Il Diamonds sorgerà in via Dante Alighieri e darà modo a tutte le fasce d’età di potersi divertire, in un locale completamente rinnovato e pronto a rispondere alle esigenze di tutti. Ecco in esclusiva l'intervista al titolare, Fabrizo Romano.
Ormai ci siamo, manca poco all’apertura del Diamonds Discoclub
«L’obiettivo è aprire la prima settimana di novembre. Il Diamonds sarà molto più di una semplice discoteca: sarà una sala polifunzionale, per intercettare le esigenze del maggior numero di persone. Oltre alla sala da ballo, c’è anche un mega schermo, un palco musica che può ospitare fino a 8 persone. L’idea è quella di dedicare il giovedì sera alle Cover Band, dando a tutti i ragazzi e le ragazze l’opportunità di poter suonare dal vivo. Ci sarà spazio anche per le scuole di ballo, molte mi hanno già contattato per poter svolgere le proprie attività qui al Diamonds».
“Il venerdì faremo serate over 20, mentre il sabato over 18. L’idea è quella di allargare l’offerta fino agli over 16. Non è semplice mai ci stiamo lavorando. Infine la domenica la riserveremo agli amanti del liscio. Voglio sottolineare in maniera particolare che il locale sarà a disposizione delle Associazioni riconosciute che ne faranno richiesta. Inoltre abbiamo fatto in modo di rendere la struttura completamente fruibile anche alle persone con disabilità, al fine di promuovere al massimo la cultura e l’abitudine all’inclusione”.
Fabrizio Romano
Qual è stata la genesi del progetto?
«L’idea del Diamonds nasce dall’esigenza di varie generazioni di avere un posto dover potersi divertire e fare aggregazione. Nel locale che gestivo precedentemente, ho organizzato alcune serate per i ragazzi, ma non c’erano le condizioni per poter ospitare un grande numero di persone. Da qui nasce il progetto Diamonds. Mi sono accorto che la comunità avvertiva il bisogno di un locale come questo, con questo tipo di offerta. La domanda era molta, quindi mi sono rimboccato le maniche e ho creato questa nuova realtà».
Che rapporti ha avuto con i Comuni?
«Voglio ringraziare il Comune di Barberino Tavarnelle che si è reso subito disponibile davanti alla mia proposta. Ho incontrato persone competenti che mi hanno aiutato nel percorso verso la nascita di questo progetto. Questo proprio per il carattere poliedrico della struttura. Il Diamonds infatti non sarà unicamente ad uso e consumo del singolo cittadino, anche le aziende potranno usufruirne per eventi mirati e specifici, grazie al mega schermo, al service audio, due banchi bar, oltre a una capienza di 500 persone sedute e poco meno di 1000 in piedi».
Non è stato possibile farla su Poggibonsi?
«Ho parlato anche con gli uffici tecnici del Comune di Poggibonsi, ma non c’è stato modo di dare concretezza al progetto. Non ho trovato il giusto spazio per il dialogo e per poter lavorare al meglio. La mia sensazione è che non ci sia molto interesse nel creare delle realtà fruibili per i giovani. Al contrario, a Barberino, ho riscontrato grande competenza e voglia di fare, in pochi mesi abbiamo portato a termine l’iter burocratico e ora siamo pronti per partire».
Qual è la filosofia che sta dietro al Diamonds?
«L’obiettivo è quello di creare un ambiente sano, dover potersi divertire in grande serenità e nel rispetto delle regole. Spesso l’ambiente delle discoteche viene associato a situazioni ambigue. Ecco, al Diamonds non sarà così. Ci sarà ovviamente la selezione all’ingresso che garantirà la massima sicurezza all’interno del locale. Su questo voglio essere molto chiaro, perché ci ho messo tutto me stesso in questo progetto e voglio offrire un servizio al meglio delle mie possibilità».
Sarà un luogo anche per i più piccini?
«Potrebbero esserci presto sorprese anche in questa direzione. Sto lavorando per poter inserire i gonfiabili ed altri giochi per bambini vicino al Diamonds, in modo da rendere il locale a uso e consumo anche delle famiglie. Stiamo lavorando anche su questo».
Come si pone rispetto agli altri locali da ballo?
«La concorrenza me la aspetto spietata, ma questo non ci spaventa. Io non voglio dare noia a nessuno, credo che ci sia spazio in abbondanza per tutti. Il calendario sarà pensato anche in base a quella che è l’offerta delle altre realtà sul territorio. Il mio locale ha però un valore aggiunto rispetto a molti altri: il carattere multifunzionale del Diamonds, rende questa strutta non solo una semplice discoteca. Questo è fondamentale nell’ottica della diversificazione della clientela, andando a lavorare su molti target diversi».
