
A Poggibonsi, come nell’omonimo film western (al maschile), l’Angela (Picardi) combatte per proteggere la sua gente dalle minacce del mondo (i comunisti) trascinando Susanna Cenni e tutto il centrosinistra, al ballottaggio per un pugno di dollari, pardon di voti. Alla fine al Pd mancano un centinaio di croci sulle schede elettorali per vincere al primo turno. Un risultato storico per il centrodestra, non era mai successo da quando si elegge il sindaco con votazione diretta e doppio turno (1995, vinse al primo turno un giovanissimo Fabio Ceccherini) che la competizione politica si prolungasse fino al ballottaggio. Un risultato mal digerito dal Pd e vissuto come una vittoria da Fdi. Riuscire a perdere però non sarà facile per la coalizione che sostiene Susanna Cenni, dovrebbe sbagliare tutto lo sbagliabile per farsi rimontare, in due settimane, i quasi tremila voti in più dell’avversaria.
Angela & Angela nelle scelte del ballottaggio
A Colle di Val d’Elsa, invece, parafrasando “Mi ritorni in mente” di Lucio Battisti o anche “Amore disperato” di Nada, c’è l’Angela (Bargi) caduta dal pero. Ed è ancora lì, a terra sotto il pero, un po’ intontita dalla botta, che si chiede che fine abbiano fatto i voti di Fratelli d’Italia che alle Europee apparivano copiosi e nell’urna delle Amministrative non c’erano più. Un gioco di prestigio da Mago Oronzo. Nei magnifici gruppi colligiani di Facebook (andateci sono uno spasso), c’è una lunghissima dissertazione politico - matematica, anche filosofica, su quanti voti di Fdi sono spariti e dove sono riapparsi.
Si fa notare come a fronte del 23,28% di voti alle Europee di Fdi, solo il 6,32% ha confermato la scelta anche per le Amministrative. Solo 675 persone delle 2.865 che alle Europee, un attimo prima, avevano votato Fratelli d’Italia, hanno confermato il loro voto alla candidata di Fdi Angela Bargi. Ben 2.190 (il 76,43%!) hanno cambiato idea mentre avevano ancora la penna in mano. Nemmeno tutti i voti della Bargi, con tutte le liste collegate, raggiungono il numero di quelli perduti. E qui arriva la logica domanda: dove sono andati e perché?
Basta vedere chi va al ballottaggio a Colle di Val d’Elsa, per provare a supporre la destinazione. Che Fdi, improvvisamente abbia scelto di votare Riccardo Vannetti del centrosinistra, pare impossibile e più o meno i suoi voti tornano, sommando tutte le liste collegate, con quelli presi dal Pd alle Europee.
Procedendo nel ragionamento per esclusione, resta solo il candidato civico Piero Pii che vince alla grande il primo turno. Saranno andati a lui i quasi 2.200 voti di Fdi?
Il Patto di Casole per decidere prima del ballottaggio
Ci vengono in aiuto ancora i magici gruppi colligiani di Fb. Venerdì scorso, in uno di questi, si parlava di un ipotetico “Patto di Casole”, avvenuto il giorno prima nel ristorante di un agriturismo dello splendido borgo. I commensali (si dice il peccato ma non il peccatore, anche perché non ci sono prove) avrebbero convenuto di stringere un patto per aiutare il candidato sindaco di Casole Alfio Barbagallo (sostenuto dal movimento Pensare Comune, fondato da Piero Pii) togliendo l’appoggio esterno di Fdi all’altro candidato civico che poi ha vinto, Andrea Pieragnoli (sostenuto esternamente anche dal Pd). Nelle more, avrebbero anche ragionato di chiudere l’accordo, saltato più volte in campagna elettorale, per appoggiare da subito Pii a Colle Val d’Elsa senza aspettare il secondo turno.
Verità o fantasia che sia, resta il fatto che se togliamo 2.200 voti a Pii e li passiamo alla Bargi, oggi sarebbe lei l’avversaria di Vannetti al ballottaggio per scegliere il sindaco di Colle di val d’Elsa. Se è frutto del caso, è una stranezza da guinness dei primati. Se fosse vero, si tratterebbe di un capolavoro politico e una dimostrazione incredibile di compattezza, perché ormai gli ordini di scuderia lasciano il tempo che trovano.
Casole, quando gli accordi, o i disaccordi, non funzionano
Lo dimostra proprio la vittoria di Pieragnoli a Casole d’Elsa. Venerdì, alla vigilia del voto, Fdi fece un comunicato per ritirare l’appoggio esterno a Pieragnoli. Alle europee di Casole, Fdi è il primo partito con il 32,34% e 673 voti. Pieragnoli ha vinto con 1.102 contro i 917 di Barbagallo, quindi molti hanno scelto di non seguire l’indicazione del partito. In modo inaspettato. Si dice che il candidato sconfitto fosse certo di avere qualche centinaio di voti di vantaggio e che avesse già comprato i fuochi d’artificio e prenotato la cena della vittoria. Sarà per un’altra volta. La ruota gira.
Geronimo Merollo