C’è acqua nel sottosuolo del centro storico di Poggibonsi. Acqua sorgiva che in passato alimentava i pozzi presenti per dissetare la città nata nel Medioevo. Secondo lo storico poggibonsese Mauro Minghi un pozzo era in piazza del Comune in alto davanti all’incrocio con via Maestra. Un altro più su quasi davanti al cinema Garibaldi. Un altro ancora in fondo a via Montorsoli. Uno faceva parte del complesso della chiesa San Lorenzo, sul retro dell’abside. E quasi sicuramente captavano l’acqua sorgiva. Ma che poi non sono stati più utilizzati con l’entrata in funzione dell’acquedotto dell’Ottocento.
A testimonianza della presenza di acque di sorgiva l’allagamento di una cantina in via Trieste. Puntualmente, fino agli anni ’80 si riempiva di acqua cristallina e per toglierla il proprietario ha dovuto installare una pompa.

La presenza di acque nelle cantine è una caratteristica che accomuna il crollo di via Maestra che ha messo fuori casa 25 persone e bloccato attività commerciali, e quello di via Marmocchi dove da due mesi sette famiglie sono senza abitazione. E quindi l’acqua potrebbe essere una delle cause del crollo di via Maestra.
Il centro storico di Poggibonsi è caratterizzato dalla presenza di cantine ma anche di cunicoli che probabilmente servivano a incanalare le acque verso i pozzi o verso il torrente Staggia che scorreva dove adesso passa la ferrovia.
Ci sarebbe allora da capire se l’acqua di sorgente che alimentava i pozzi adesso scorre senza un percorso. E soprattutto capire se i due crolli potevano essere evitati.
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