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Agosto 2023

Pista ciclabile Colle Poggibonsi abbandonata all’incuria

A novembre compirà dodici anni ma purtroppo la pista ciclopedonale sul tracciato della vecchia ferrovia Colle - Poggibonsi ne dimostra molti

di Greta Poli

A novembre compirà dodici anni ma purtroppo la pista ciclabile sul tracciato della vecchia ferrovia Colle – Poggibonsi ne dimostra molti, ma molti di più. Il passare del tempo, ma soprattutto il passaggio dei vandali, hanno ridotto le palizzate di legno presenti in moltissimi punti del percorso ad informi ammassi di pali.

Un vero peccato, considerato che la cosiddetta “stradina verde” è frequentata quotidianamente da tantissime persone. Che la scelgono per una passeggiata salutare, per portare a spasso il cane, per allenarsi nella corsa o con la bici.

Nell’ottobre 2021, a dieci anni dall’inaugurazione, avvenuta il 19 novembre 2011, avevamo avuto modo di rilevare le brutture presenti lungo i sei chilometri e mezzo della ciclabile: palizzate divelte e sporcizia un po’ ovunque. Alla mancanza di senso civico in molte persone che la frequentano, si aggiunge poi l’assenza di attenzione. E quindi di manutenzione da parte delle amministrazioni comunali di Colle Val d’Elsa e Poggibonsi, sui cui territori è stata realizzata.

Non solo le palizzate non vengono risistemate e il percorso non è mantenuto pulito. Ma troppo spesso non viene tagliata la vegetazione, che cresce rubando spazio alla strada, né vengono sgombrati gli alberi caduti per il maltempo.

Ciclabile senza manutenzione: staccionate rotte da almeno 2 anni

Abbiamo due composizioni fotografiche, una di immagini scattate il 10 ottobre 2021, e la seconda con foto del 20 agosto 2023. Dopo due anni, nonostante le denunce e le segnalazioni dei cittadini e della stampa locale, le condizioni della pista ciclabile non sono affatto migliorate. Anzi, sicuramente, dato lo stato di abbandono e l’incuria, sono peggiorate.

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Come è possibile vedere dalle foto, le palizzate che risultavano distrutte nel 2021, dopo due anni sono nelle stesse condizioni. Spiace constatare la mancanza di rispetto da parte di gran parte dei cittadini. Ma anche delle istituzioni, nei confronti di un’opera che rappresenta pur sempre un’attrazione ambientale per la Valdelsa.

Che tra l’altro, durante i tristi mesi del lockdown, durante la pandemia di Covid, ha rappresentato, non appena è stato possibile uscire di casa, un vero polmone verde per le persone che riscoprivano l’importanza di frequentare ambienti naturali e respirare aria pulita.

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