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Raccolta differenziata a Colle tra maleducazione di pochi e cattivo servizio

Il problema sono i cassonetti, l’obbligo della tessera o la mancanza di senso civico (o anche di semplice educazione)? Purtroppo l’aspetto
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Il problema sono i cassonetti, l’obbligo della tessera o la mancanza di senso civico (o anche di semplice educazione)? Purtroppo l’aspetto dell’area esterna alla maggior parte dei cassonetti per la raccolta differenziata posizionati nel territorio colligiano, non cambia, né con i nuovi cassonetti, né con l’introduzione dell’uso della tessera di SeiToscana, né si differenzia dalla stagione turistica a quella invernale.

Se alla maleducazione dei cittadini (o degli ospiti o di chi, pur abitando in altri comuni, passa e getta) si somma ai rifiuti che cadono a terra durante il sollevamento dei cassonetti da parte del camion addetto allo svuotamento e che nessuno raccoglie, è il disastro. Che poi è il disastro che a Colle i cittadini sono costretti a vedere ogni giorno, passando da un’area ecologica all’altra, quale più quale meno.

Quella ripresa nelle foto in diversi momenti si trova all’ingresso di Colle di Val d’Elsa, arrivando da nord, in via Gramsci, ma ce ne sono tante altre nelle stesse condizioni o, in alcuni casi, persino peggiori.

Quali potrebbero essere le soluzioni?

Intanto, chi vive a Colle pur non essendo residente, dovrebbe sapere che può usufruire di una tessera temporanea per il conferimento dei rifiuti da richiedere all’ufficio ambiente del Comune (ambiente@comune.collevaldelsa.it; 0577 912251). Lo stesso possono fare i proprietari di appartamenti destinati ad accogliere turisti, seppur per brevi periodi.

L’amministrazione comunale, da parte sua, potrebbe inviare gli operatori ecologici a ripulire le aree esterne ai cassonetti (probabilmente già viene fatto, nel caso forse sarebbe il caso di aumentarne la frequenza).

Poche regole per una buona differenziata

Ma gli attori principali di questa brutta commedia, a nostro avviso, restano sempre e solo i cittadini. Questo non significa che i colligiani siano sporchi o maleducati. In realtà, contro cento persone che differenziano e conferiscono correttamente i loro rifiuti, bastano uno o due vandali per inficiare il lavoro di tutti. Come spiega la Teoria delle finestre rotte, mantenere il decoro urbano è una delle basi per suscitare un’emulazione in positivo. Al contrario della sporcizia e dell’incuria che attireranno nello stesso ambiente sporcizia e incuria.

Pare anche che molti non siano a conoscenza del fatto che il ritiro degli ingombranti lo fa, gratuitamente, la SeiToscana (https://seitoscana.it/ritiro-ingombranti). Per concordare tempi e modo occorre giusto fare lo sforzo di una telefonata o di un’email. E invece purtroppo si continuano a vedere materassi, mobilia varia, persino cucine complete, bidoni vuoti di vernice e altro, gettati nelle aree ecologiche.

Anche il comico Francesco Salvi ha voluto dire la sua sul tema dell’immondizia, con l’esortazione, ovviamente una battuta, a tenere pulita l’Italia gettando i rifiuti in Svizzera” Un’occasione per rubare un sorriso ma anche per spingere a riflettere su certi comportamenti e sul pensiero distorto del “qualcuno ci penserà”.

Se la qualità di vita di un luogo e il senso civico dei suoi abitanti si vede da come vengono gestiti i rifiuti e la loro raccolta, è indubbio che a Colle c’è ancora tanta strada da fare.

Per concludere, citiamo un aforisma di Domenico Adonini che cade a pennello: “Solo i rifiuti non fanno la raccolta differenziata”.

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