Telefonini nascosti dentro le celle e nelle parti intime di alcuni detenuti di Ranza. Sono stati scoperti oggi con una operazione di polizia giudiziaria coordinata dal comandante di reparto e dai suoi più stretti collaboratori. Sono stati rinvenuti cellulari smartphone e microcellulari nascosti.
A dirlo è il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria di San Gimignano. L’organizzazione loda il lavoro delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria. Grazie a loro tutti i giorni viene garantita la sicurezza nell’istituito penitenziario.
Ma il rinvenimento conseguito dimostra, dice il sindacato, come continuino ad entrare illegalmente questi oggetti non consentiti. Tutto ciò nonostante adesso sarà punito penalmente chi in modo illecito usa cellulari all’interno dei penitenziari.
Uilpa: mancano strumenti e uomini
Per Uilpa l’introduzione dei telefonini negli istituti è un problema. E pone diversi interrogativi sia sull’entità della pena che viene inflitta ai detenuti autori di questo reato. Sia sulla carenza dei mezzi che la Polizia Penitenziaria ha per contrastare questo fenomeno ormai diffuso in tutta Italia.
È quindi auspicabile, sottolinea Uilpa, che il personale venga equipaggiato di strumenti atti ad inibire questo tipo di reato. E formato all’utilizzo degli stessi, che a quanto sembrerebbe sono fermi al provveditorato.
Non meno importante sarebbe rinvio alla casa di reclusione di San Gimignano di risorse umane dalla imminente mobilità nazionale, per adempiere ai propri servizi istituzionali e garantire soprattutto la sicurezza contro detenuti del circuito Alta Sicurezza.
More Stories
Rubano carta di credito ad un anziano a Firenze e ci fanno incetta di 17 pacchetti di sigarette
Vento a 125 km/h e maltempo flagellano la Toscana
A Staggia Senese hanno preso il via i lavori in piazza Grazzini
Notte brava a Fucecchio: nel mirino dei ladri bancomat e ufficio postale. Rubati 45mila euro
Truffa per lo smaltimento di 8mila tonnellate di rifiuti tessili tra Arezzo, Pistoia e Lucca, tre arresti