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Getta la moglie dalla macchina: arrestato senese

Ha anche gettato la moglie dalla macchina. Ma non è che uno dei tanti episodi di violenza, almeno 15 da inizio d'anno, che una giovane donna

Ha anche gettato la moglie dalla macchina. Ma non è che uno dei tanti episodi di violenza, almeno 15 da inizio d’anno, che una giovane donna avrebbe subito dal marito, un 43enne originario di Siena. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari dai Carabinieri della Stazione di Siena. L’accusa è per i reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie. Con queste ipotesi di reato il Gip del Tribunale di Siena ha accolto richiesta della locale Procura della Repubblica. E ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo.

In particolare, il provvedimento restrittivo è scaturito dalle indagini svolte dai Carabinieri di Siena. Quanto emerso è uno scenario particolarmente grave, caratterizzato da continue sopraffazioni, offese, minacce e lesioni personali che la donna era costretta a subire.

Quotidiane le violenze fisiche e psicologiche sulla moglie

Circa una quindicina i casi, tra gennaio e maggio, accertati dai militari in cui la donna è stata costretta a subire la violenza dell’uomo. Il 40enne, a causa del carattere violento e della gelosia, avrebbe esercitato violenze fisiche e psicologiche nei confronti della giovane moglie. E, nei giorni scorsi, al culmine di un
litigio avvenuto per futili motivi, l’avrebbe addirittura scaraventata dalla macchina. Questo ha causato alla donna lesioni gravi in varie parti del corpo. E l’ha abbandonata per strada in una zona isolata.

In questa occasione, i militari intervenuti in soccorso alla giovane, dopo averle prestato le cure del caso, hanno avviato le indagini. E hanno ricostruito tutti gli episodi di aggressione fisica e di prepotenze che sarebbero state subite dalla giovane con cadenza quotidiana.

Nel corso della loro convivenza l’indagato avrebbe esercitato violenze fisiche e psichiche. Tanto da far precipitare la vittima in un fortissimo stato di ansia e di paura. Una escalation di violenza interrotta con l’arrivo del provvedimento disposto dall’Autorità giudiziaria.

Il Gip ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Questo per garantire il mantenimento della distanza minima dalla vittima e dai luoghi da questa frequentati.

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