Nel Quotidiano

tutto quanto accade

oppio

Con la scusa di ingrediente per dolci, coltiva oppio sul balcone di casa a Gaiole

Una piantagione di ben 279 piante di papavero da oppio sul balcone di una abitazione e in terreno a Gaiole in Chianti. A scoprirla è stata

Una piantagione di ben 279 piante di papavero da oppio sul balcone di una abitazione e in terreno a Gaiole in Chianti. A scoprirla è stata la Guardia di Finanza di Siena.

I finanzieri del Gruppo di Siena hanno individuato un terreno sul quale erano state poste a dimora alcune aiuole, particolarmente curate in cui erano coltivate le piante del papavero da oppio. Le tempestive attività di appostamento sul luogo, hanno consentito di identificare il soggetto che ne curava la manutenzione e la coltivazione. Si tratta di un cittadino italiano di origine indiane di 56 anni.

L’attenzione dei militari è stata catturata dal particolare colore e dalla forma della pianta e del bulbo del papavero da oppio. Che si distingue dal papavero comune per il colore violaceo e per il verde intenso dello stelo. Si tratta infatti di fiori dall’aspetto che non passa inosservato.

Oppio coltivato con la scusa di ingrediente per dolci

Alla fine, a seguito anche della perquisizione dell’abitazione, la Gdf ha rinvenuto 279 piante da papavero da oppio. Di queste 202 coltivate in un terreno e 77 presso l’abitazione. Erano sul balcone in fioriere protette da pannelli di plastica per impedirne la vista dall’esterno. Ed erano ossigenate con 2 apparati di ventilazione.

Le spiegazioni offerte ai militari dal soggetto e dai suoi familiari sono apparse subito contraddittorie ed inverosimili. Hanno cercato di giustificare la coltivazione con non meglio precisate esigenze di carattere terapeutico, ancorché non autorizzate. O quale ingrediente di dolci tipici fatti in casa.

La persona, pur nel rispetto della presunzione di non colpevolezza è stata deferita all’autorità giudiziaria senese.

L’operazione ha visto la collaborazione delle unità cinofile del Corpo.

Il Comando Provinciale ha creato un vero e proprio dispositivo permanente di ricognizione delle aree rurali. Che prevede anche il ricorso ad unità aeree del Corpo.

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: