
Domenica 26 marzo alle 11 nella Sala Minore del Politeama, “Il Cantiere dell’Immaginazione” dell’associazione Arte & Magia APS presenta lo spettacolo “Versi Perversi”.
Nel 1982 usciva nelle librerie anglosassoni un nuovo libro di Roald Dahl, alcune delle cui opere
precedenti sono poi entrate di diritto nel canone mondiale della letteratura per l’infanzia (“James e
la pesca gigante”, “La fabbrica di cioccolato”, “Furbo, il signor Volpe”).
Nella prima pagina del libro l’autore si presentava così ai propri lettori: “Roald Dahl ama spesso divertirsi ed essere un po’ crudele. Non è colpa sua: lui era un buon bambino norvegese, ma lo hanno reso così maligno i cattivi insegnanti dei collegi inglesi, le pie dame che tramutano i bambini in topi, tanti adulti prepotenti e disgustosi. E allora lui dice ai suoi lettori: non lasciatevi imbrogliare con tutte quelle fiabe a lieto fine che vi raccontano, ora vi svelo io come sono andate veramente le cose.”
Alle fiabe che tutti i bambini conoscono, secondo Dahl, sono state aggiunte troppe “carezze e
zuccherini”. Il suo intento è quello di riscrivere, mettendo alla berlina gli stereotipi di cui sono
infarcite, alcune delle più celebri storie della tradizione fiabesca (Cenerentola, Cappuccetto Rosso,
ecc.), aggiungendovi una robusta dose di umorismo, un pizzico di orrore e perfino una goccia di
sano buonsenso. Risultato di questa operazione di ri-significazione sono appunto i Revolting
Rhymes: dei versi ribelli e, dunque, perversi.
Versi perversi interpreta Roald Dahl
A quarant’anni dalla pubblicazione dell’edizione originale, Il cantiere dell’immaginazione ne
propone una giocosa riduzione teatrale, adattando per la scena la splendida traduzione italiana del
testo ad opera di Roberto Piumini.

Lo spettacolo, frutto di un lavoro collettivo iniziato nei mesi precedenti all’avvento della pandemia
da Covid-19, quindi interrotto e ripreso soltanto nella primavera del 2021, è costituito da tre scene
in due tempi.
In sintonia con lo spirito dell’autore, lo spettacolo diventa luogo di incontro di discipline artistiche
diverse. Gli attori non si prestano fedelmente all’identità del proprio personaggio, ma quasi giocano
con esso, nella consapevolezza che basta poco, anche un semplice cambio d’abito, per diventare
qualcun altro. La scenografia è spoglia, costituita prevalentemente da materiale di recupero
altrimenti destinato allo scarto.
Lo spettacolo si rivolge principalmente alle famiglie e a tutti i bambini, i più autentici conoscitori
dell’arte del teatro. “Una sedia per un bambino piccolo può essere auto, cavallo, astronave, treno, casa e altro. Uno stanzino può essere trasformato da un gruppo di bambini in cose meravigliose: castello, nave, giardino, bosco, mare. Per ore i bambini giocano senza stancarsi in pochi metri quadrati che diventano lo spazio infinito della fantasia. È teatro.” [Mario Lodi, “Oggi si fa teatro” in Mario Lodi, Cominciare dal bambino : scritti didattici, pedagogici e teorici ; Milano : BUR Rizzoli, 2022 ; p. 164]
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