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Al Voltapagina Festival Giuseppe Antonelli presenta Il Dante di tutti

Un sorprendente pomeriggio dantesco con anche il “Divine Chronicle” degli studenti della IIIE delle Marmocchi

Quanti sono i Dante? La straordinaria fortuna popolare della sua Commedia “ha creato tanti Dante quanti le persone ne hanno voluti vedere. Dante cult, gag, ciak, brand, quiz, gulp, game, Dante young. In comune con l’originale molti hanno solo l’inconfondibile profilo”. Di questo si occuperà Giuseppe Antonelli nella sorprendente conferenza multimediale di venerdì 17 marzo alla sala SET del Politeama Poggibonsi, partendo dal suo recente libro, Il Dante di tutti. Un’icona pop (Einaudi).

Lo farà in un pomeriggio, che inizierà alle 17:17, in cui il carattere pop di Dante sarà reso evidente anche dagli studenti della IIIE della scuola media “Marmocchi” di Poggibonsi, autori, sotto la guida delle insegnanti Sara Montagnani e Laura Barbucci, di uno spassoso e intelligente quotidiano dantesco, il “Divine Chronicle”.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con “La Scintilla”, conclude il Voltapagina festival, il festival creato e realizzato dai docenti e dagli studenti del Liceo “Alessandro Volta” di Colle di Val d’Elsa.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Antonelli, il libro


La fortuna popolare – cominciata già nel Trecento – ha finito col rendere Dante un’icona, nel senso di un simbolo legato a un immaginario condiviso. Il centenario appena celebrato ha dimostrato una volta di piú quanto sia grande la vitalità di Dante a sette secoli dalla sua morte. Ma mai come in queste celebrazioni è stato chiaro che Dante sopravvivrà ancora a lungo anche grazie a quella percezione collettiva che lo ha reso ormai in tutto il mondo una straordinaria icona pop.

Viene posto il problema di Dante come emblema della nostra identità culturale, la cui effigie passa dalle lire agli euro. C’è l’immagine di Dante usata già da tempo, non solo in Italia, come marchio commerciale e in chiave pubblicitaria. C’è il Dante personaggio che ritorna – fino in America, fino in Giappone – nelle trame di libri, film, fumetti, giochi di successo. Tutte proiezioni popolari di quell’inarrivabile poeta in grado di cantare con una potenza senza pari l’amore, la morte, la bellezza, l’orrore, la vita terrena e quella ultraterrena.

L’autore

Giuseppe Antonelli è professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, collabora con «7» e «la Lettura» del «Corriere della Sera»; per molti anni ha raccontato storie di parole su Rai 3 e Rai Radio 3.

Con Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin ha curato la Storia dell’italiano scritto in sei volumi (2014-21; Premio Cesare Pavese per la saggistica); con la collaborazione di Giovanni Battista Boccardo e di Federico Milone, è stato curatore scientifico della mostra Dante. Un’epopea pop (Museo d’Arte della città di Ravenna). Tra i suoi ultimi libri: Volgare eloquenza (2017), Il museo della lingua italiana (2018), Il mondo visto dalle parole (2020) e Il piacere del significante (2022).

Per Einaudi ha pubblicato Il Dante di tutti. Un’icona pop (2022).

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